Ormai ci siamo quasi, si avvicina il Career day, l’iniziativa ospitata nel Campus Folcara dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e organizzata dall’ALACLAM (Associazione Laureati Ateneo Cassino e Lazio Meridionale) insieme all’Ufficio Job Placement dell’ateneo, e che si svolgerà in concomitanza con Unicas Orienta, organizzato dal CUOri (Centro Universitario per l’orientamento). I due eventi sono strettamente correlati: se da una parte i giovani laureati potranno accostarsi al mondo del lavoro, dall’altra i ragazzi che si stanno per diplomare avranno l’opportunità di capire verso quale facoltà indirizzarsi, perché le porte del futuro professionale si aprono assieme ai cancelli dell’università. Appuntamento dunque per il 14 e il 15 marzo prossimi.
La scorsa settimana, gli studi di RadioCassinoStereo avevano ospitato Alessandro Silvestri, presidente dell’ALACLAM [leggi qui]. Stamattina è intervenuto a “Diritto di parola” il prof. Francesco Ferrante, che rappresenta un po’ l’altro lato dell’organizzazione del Career Day, in quanto delegato al Job Placement e alla creazione d’impresa e spin off dell’Unicas.
Le adesioni al Career day 2017 sono state tantissime, hanno superato persino i numeri dell’anno scorso, che già rappresentavano un record, quando si sono avuti oltre 2.000 visitatori, 100 aziende presenti negli stand e 1.000 curricula inviati alle aziende, che hanno poi effettuato 500 colloqui in sede. Una tale importanza richiede, da parte degli organizzatori, un impegno notevole, anche dal punto di vista logistico.
Lo slogan adottato parla da solo: “Comincia con noi, arriva dove vuoi”. A questo se ne affianca un altro, “Cassino Glocal”, che, come dice il prof. Ferrante, veicola «l’idea che, pur vivendo in un territorio appartato, siamo in grado di offrire ai nostri studenti opportunità d’istruzione, opportunità educative e di inserimento occupazionale che possono consentire a tutti di proiettarsi nel mondo del lavoro su scala nazionale e anche internazionale. L’esperienza di diversi nostri laureati conferma questa nostra intuizione». D’altra parte solo una istruzione approfondita può dare ai giovani le «competenze complesse» necessarie «in un mondo come quello che viviamo oggi e che vivremo in futuro».
Eppure i successi non sembrano frenare il calo d’iscrizione all’università, che però, probabilmente, è motivato dalla lunga recessione economica, che spinge le famiglie a risparmiare anche sull’istruzione terziaria. «Anche se i dati ci mostrano che laurearsi tuttora conviene. Questo è un messaggio che ribadiamo anche quest’anno, come abbiamo cercato di veicolarlo l’anno scorso. Laurearsi conviene perché le opportunità occupazionali sono migliori per i laureati rispetto ai diplomati». Per il prof. Ferrante, il calo di iscrizioni che ha colpito anche l’Università di Cassino non è dunque motivata da una causa specifica di questo ateneo, anche se sono presenti dei “fenomeni di polarizzazione”: «Sappiamo che molti studenti si trasferiscono dalle università dei territori del sud verso il centro-nord, perché il centro-nord offre migliori opportunità occupazionali. Questo indipendentemente dalla qualità del sistema d’istruzione del sud, evidentemente. Il messaggio che noi offriamo è: comunque studiare a Cassino offre la possibilità di andare a lavorare anche poi al nord, quindi le competenze che vengono acquisite sono assolutamente spendibili in un mercato del lavoro che è nazionale e internazionale. E ripeto, abbiamo tanti laureati che hanno avuto successo nel mondo del lavoro su scala nazionale e su scala internazionale. L’altro giorno parlavo con una nostra laureata in economia che lavora all’OCSE, per esempio, e che speravo di riuscire a coinvolgere in questo Career day: non ce l’ho fatta perché era molto impegnata nelle sue missioni internazionali».
Nella delega del prof. Ferrante compaiono sia l’espressione “job placement” sia la creazione d’impresa: due ambiti che si è voluto mantenere uniti. «Con l’inclusione nel placement delle attività di creazione d’impresa, compresi gli spin off (per spin off si intendono le iniziative imprenditoriali realizzate dal personale dell’università), si è seguita la filosofia secondo la quale l’inserimento occupazionale dei laureati include anche la creazione d’impresa. E’ una forma di inserimento occupazionale, è una forma di lavoro autonomo, che può valorizzare molto le competenze dei laureati, dare opportunità ai laureati, più che in passato. Il fatto che un laureato crei un’impresa significa anche che si fa trasferimento di conoscenza dall’università verso il territorio».
Coerentemente con questo intendimento, «l’Università, dall’anno scorso, ha avviato corsi di formazione imprenditoriale destinati a tutti gli studenti. Le competenze acquisite attraverso questi corsi non sono spendibili solo qualora si faccia impresa, ma sono utili anche da lavoratori dipendenti, in quanto sviluppano quella che si chiama “intraprenditorialità”, cioè la capacità di agire in maniera imprenditoriale all’interno delle organizzazioni. E questa è una cosa molto richiesta dalle imprese. Le imprese cercano giovani intraprendenti, proattivi. Ecco perché noi stiamo molto lavorando in questa direzione e ci aspettiamo anche una risposta da parte degli studenti, cioè che partecipino a queste attività in maniera molto più convinta».
Il Career day è sempre di più un’occasione d’incontro con le aziende anche per l’intero territorio, oltre che per gli studenti e i neolaureati. «Invito tutti a venire a trovarci in occasione di queste due giornate». Per consultare il programma, che comprende workshop sull’industria 4.0, sulle startup, sui beni culturali, è possibile consultare il sito internet.