C’è stata baruffa, ieri, al municipio di Cassino: alcuni commercianti hanno protestato perché era stata ordinata la sospensione temporanea della loro attività. Il provvedimento è stato motivato dalla violazione della normativa sull’occupazione abusiva del suolo pubblico, un fenomeno molto diffuso in città. Il vicesindaco Carmelo Palombo, delegato alla Polizia municipale, alla Sicurezza e alla Tutela della salute, è intervenuto stamattina a “Diritto di parola” per illustrare la situazione.
«Ci sono delle regole che vanno rispettate» esordisce, in maniera lapidaria. «Chi ha la necessità di utilizzare degli spazi di suolo pubblico, deve fare la domanda al Comune, all’Ufficio commercio, e, se ci sono i presupposti, viene rilasciata l’autorizzazione. Dopodiché, una volta che si ha l’autorizzazione, bisogna pagare l’occupazione di suolo pubblico per i metri quadrati di cui si viene autorizzati. Nel caso specifico di ieri, sono tutte attività che non hanno alcuna autorizzazione, perché non ci sono i presupposti e quindi c’è stato l’abuso di occupazione del suolo pubblico. Siccome sono state fatte diverse verifiche, a queste stesse attività sono stati notificati dei verbali, per cui loro avrebbero dovuto pagare la sanzione e nello stesso tempo ripristinare lo status ante. Tutto questo non è stato fatto e così, oltre la sanzione normale, viene applicata la sanzione accessoria, che prevede anche la chiusura temporanea dell’attività commerciale, che è quello che è stato notificato ai quattro esercenti ieri mattina».
Un ragionamento lineare: chi trasgredisce, viene punito in base a quanto previsto dalla normativa, né più, né meno. Probabilmente a Cassino il fenomeno dell’occupazione non autorizzata degli spazi pubblici è così diffuso da far perdere l’impressione della trasgressione a chi la commette. Non si deve minimizzare il problema e per tante ragioni. Al di là di motivazione che potrebbero valere in generale (per esempio, c’è chi paga e chi non paga e non è giusto), ci sono anche questioni più specifiche: spesso queste occupazioni abusive limitano o impediscono del tutto il passaggio dei pedoni, costringendo le persone a pericolose manovre nel traffico. Per chi vive situazioni di disabilità, questa costrizione diventa addirittura insostenibile.
«Da quando ci siamo insediati – prosegue Palombo – abbiamo iniziato a limitare questo abuso, talmente diffuso in città che è diventato quasi la normalità per molte persone. Noi stiamo mettendo riparo a questo. Il riparo, qual è? Quello di fare i controlli, di andare a fare le verifiche, di applicare le sanzioni… e poi scattano quei provvedimenti come è stato fatto ieri. Naturalmente ci sono differenze tra le varie attività».
L’amministrazione ha intenzione di proseguire con la linea dura: «Noi abbiamo iniziato, ormai. Devo dire, con soddisfazione, anche collaborando in maniera sinergica con le forze dell’ordine tutte, sia la polizia che la finanza e i carabinieri. Ormai è partito un processo di rimettere la legalità, quindi di limitare tutti questi abusi che ci sono nell’occupazione del suolo pubblico. Sicuramente, nelle prossime settimane, chi non si metterà a posto, riceverà gli stessi provvedimenti che sono giunti ieri».