Dopo la provincia di Frosinone ora anche il resto della regione Lazio passa nella “Zona rossa” a partire da lunedì 15 marzo prossimo. La decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza, sentita la Cabina di Regia ed il Comitato Tecnico Scientifico, è stata anticipata questa mattina dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, durante la visita al centro vaccinale di Fiumicino.
Già ieri l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, aveva evidenziato lo sforamento del valore 1.25 RT, arrivato ad 1.3; la media del valore RT nazionale è pari ad 1.16.
Zona Rossa
Da lunedì sono quindi vietati gli spostamenti (tranne quelli per necessità, motivi di lavoro e di salute), saranno chiusi bar, ristoranti e scuole di ogni ordine e grado (con ricorso alla Didattica a Distanza totale).
Il nuovo decreto non riguarderà solo il Lazio, questa la nuova “colorazione”: Trento e Bolzano, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche in zona rossa; in zona arancione ci saranno invece Abruzzo, Calabria, Liguria, Toscana, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta mentre rimane zona bianca la Sardegna.
La “Zona rossa” è prevista fino al 6 aprile, quindi sono tre settimane di chiusura all’interno delle quali ricadono anche le festività pasquali durante le quali le restrizioni Covid-19 previste per la Zona rossa dovranno essere rispettate in tutta Italia.
La situazione nel Lazio e nelle province
E cresce anche il rapporto tra positivi e tamponi (12,55%); secondo il bollettino delle ultime 24 ore, nel Lazio sono stati registrati 1757 casi positivi a fronte di 14.000 tamponi processati; in salita anche il numero delle vittime, ieri 24.
“Il valore RT – informa l’assessore regionale D’Amato – a 1.3 e incidenza a 173 per 100 mila abitanti, tasso di occupazione dei posti letto delle terapie intensive a 28% e tasso di occupazione dei posti letto di area medica a 32%. Aumento del numero dei focolai di trasmissione da 233 a 322”.
Nelle province si registrano 465 casi e sono sette i decessi nelle ultime 24h.
Nella Asl di Latina tornano a scendere i casi positivi; nelle ultime 24 ore sono 55 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto mentre sono due i decessi, di 74 e 86 anni.
Due vittime per Covid-19 in provincia di Frosinone nelle ultime 24 ore; registrati anche 275 nuovi positivi a fronte di 2264 tamponi processati ed il rapporto positivi/tamponi è pari al 12,14%.
Due le vittime, si tratta di una donna di 87 anni residente a Frosinone e una donna di 69 anni residente a Cassino.
Nella Asl di Viterbo si registrano 89 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto.; un decesso di 87 anni.
Nella Asl di Rieti si registrano 46 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto; due i decessi di 67 e 85 anni.
Nella Asl Roma 1 sono 402 i casi nelle ultime 24h; nella Asl Roma 2 sono 338; nella Asl Roma 3 sono 144; nella Asl Roma 4 sono 89; nella Asl Roma 5 sono 183 mentre nella Asl Roma 6 sono 136.
Il vaccino AstraZeneca
Intanto, in tutta Italia, proseguono i sequestri, da parte dei carabinieri del Nas, delle dosi di vaccino Astrazeneca del loto ABV2856, bloccato dall’Aifa a seguito di una morte sospetta in Italia e analoghe in Europa.
Le operazioni sono partite su ordine della Procura di Catania, che ha iscritto 10 persone nel registro degli indagati per la morte di un sottufficiale della Marina Militare deceduto in casa, per arresto cardiaco, il giorno dopo essere stato vaccinato; ma non sono emersi collegamenti col vaccino e non risultano sequestri nel Lazio.