CASSINO – I ciclisti, poco ma sicuro, non sono e non saranno mai i migliori amici degli automobilisti. Tantomeno di quelli cassinati, quotidianamente esasperati da un traffico non indifferente e dal miraggio (quotidiano) di un parcheggio in centro. Ma questa volta anziché imprecare con il dito medio alzato fuori dal finestrino o lanciare strali dalle bacheche di Facebook, un cittadino del quartiere San Bartolomeo, il signor Alfredo Capitano, si è preso la briga di scrivere alle forze dell’Ordine per segnalare «l’annosa ed irrisolta questione dei ciclisti irrispettosi delle regole». «Percorrerendo di notte le strade del mio quartiere – scrive nella missiva inviata a polizia di Stato e stradale, carabinieri, polizia locale e procura – capita sempre più spesso di incontrare ciclisti del tutto sprovvisti di luci e catarifrangenti che aiutino l’automobilista ad accorgersi della loro presenza in tempo utile per evitare un incidente. Negli ultimi tempi poi, complice l’aumento di giovani stranieri in città che amano muoversi su due ruote, il fenomeno è divenuto più frequente che in passato. Addirittura – aggiunge Capitanio – non di rado è possibile incontrare questi ragazzi in bici contromano o sui marciapiedi. Sia chiaro un punto: personalmente non ho nulla contro i ciclisti ma sono molto preoccupato per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Il povero automobilista che investe un ciclista non attento al codice della strada può infatti essere incolpato, suo malgrado, di omicidio, qualora la vittima dovesse morire a seguito dello scontro. Non parlo quindi di pirati della strada al volante di automobili che sfrecciano a tutta velocità – precisa e conclude – ma di normalissimi cittadini, dei nostri figli, di un parente, di un genitore, esposti ad un rischio non indifferente. L’auspicio è che le forze dell’Ordine, certamente consce della fondatezza delle mie preoccupazioni, intensifichino ed estendano i controlli anche ai ciclisti».
Fonte: L’Inchiesta