Ceccano – Il gruppo Ceccano a Sinistra chiede lumi sull’acqua avvelenata nei pozzi

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La polemica: “L’amministrazione comunale aspetta un’intossicazione o un avvelenamento per intervenire?”.

“Ancora nessuna notizia, da parte dell’amministrazione comunale, a quasi due mesi dall’ordinanza del 23 aprile scorso che a Ceccano ha vietato l’utilizzo dell’acqua (a scopo potabile, irriguo, zootecnico) dei pozzi nella zona di via Marano al di sotto del ponte autostradale”. A denunciare l’anomalia è “Ceccano a Sinistra” , che sottolinea come “nonostante le richieste di tempestive comunicazioni alla cittadinanza, la maggior parte degli abitanti della zona non ha ricevuto alcuna informazione da parte dell’amministrazione comunale. E non si hanno nemmeno più notizie dei risultati delle nuove analisi che avrebbe dovuto svolgere l’Arpa Lazio sul pozzo inquinato (e la Asl di Frosinone sugli altri pozzi presenti nell’area individuata).

Mentre il Sindaco è impegnato da giorni nel rilasciare interviste sul deleterio cemento stampato con cui sta asfaltando la storia di Ceccano, i cittadini aspettano con ansia e preoccupazione informazioni sull’origine della presenza di sostanze inquinanti nell’acqua del pozzo in via Marano, tempistica degli interventi e tipo di interventi che si intende mettere in atto. È gravissimo che nessuno dell’amministrazione comunale trovi tempo per affrontare un problema di tale rilevanza, anche perché il Sindaco è l’autorità cui compete la massima responsabilità della salute pubblica sul territorio comunale e dovrebbe fare tutto quanto è in suo potere per tutelarla. La totale assenza dell’amministrazione sta cominciando ad essere veramente preoccupante, dopo aver vietato l’utilizzo dell’acqua in un raggio di 500 metri dal pozzo privato in cui i periodici prelievi dell’Arpa avevano rilevato valori di cloroformio e bromodiclorometano  oltre la soglia di pericolo stanilita per legge.

La situazione – conclude la nota –  diventa ogni giorno che passa sempre più allarmante; ci auguriamo che non debba esserci nessun cittadino che rimanga intossicato o avvelenato – magari perché non informato della pericolosità dell’acqua in quella zona della città – prima che si proceda agli interventi necessari, che riteniamo siano ormai diventati urgenti. Facciamo appello ai consiglieri di minoranza perché intervengano nuovamente in merito e affinché facciano il possibile per monitorare l’operato dell’amministrazione comunale, e li invitiamo a continuare insieme a noi (e a tutte le forze politiche, sociali, associative che lo vorranno) a lottare in difesa della bellezza e contro l’inquinamento ambientale a Ceccano in tutte le sue forme”. 

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