Cassino – Università: la Notte Europea dei Ricercatori nei Poli Universitari Penitenziari

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Domani 26 novembre a partire dalle ore 10, studenti universitari detenuti e ricercatori si incontreranno in occasione della “Notte Europea dei Ricercatori”, organizzata e promossa dall’Università degli Studi di Cassino per il 27 e 28 novembre 2020; ulteriore iniziativa a sostegno della ricerca e delle realtà penitenziarie.

L’iniziativa
L’iniziativa consiste in un incontro interattivo, che si terrà il 26 novembre da remoto, tra ricercatori di vari progetti per la Notte dei Ricercatori in Italia e i detenuti di diversi istituti penitenziari, dove operano Università italiane aderente al CNUPP.
Gli studenti detenuti in carcere, accompagnati da educatori, tutor e garanti, potranno porre domande ai diversi ricercatori su varie tematiche e portare testimonianze su come lo studio abbia inciso sulla loro detenzione.
Ogni università, inoltre, porterà una tematica generale per stimolare il dibattito.
L’Università degli studi di Cassino, ad esempio, sosterrà un approfondimento sulla storia del carcere di Santo Stefano.
Questo perché l’Unicas, insieme al comune di Ventotene, in collaborazione con l’Unione Europea, sta portando avanti un progetto per il recupero della memoria storica e documentale dello storico Carcere, per contribuire alla sua trasformazione in Centro internazionale di ricerca. La registrazione video dell’evento nazionale potrebbe essere proiettata durante le diverse Notte dei ricercatori che si terranno in Italia.

Gli interventi
Interverrà il sindaco del comune di Ventotene, Gerardo Santomauro e il responsabile dei progetti strategici e dell’Europa per il Comune di Ventotene, Renato Di Gregorio, inoltre, il presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale Unicas, il professor Maurizio Esposito, il garante dei detenuti Regione Lazio, Stefania Anastasia e la delegata CNUP Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Marina Formica.
Oltre l’importantissimo intervento degli studenti detenuti, il Direttore Francesco Cocco e Personale dell’Area Trattamentale.
È prevista inoltre la presenza anche degli studenti delle classi V del Liceo Scientifico “G. Pellecchia” di Cassino e degli studenti dei corsi di laurea in Servizio Sociale Unicas.
Tutto sarà moderato dal presidente ALACLAM, Alessando Silvestri e dalla delegata del rettore CNUPP, Sarah Grieco.

L’obiettivo
L’obiettivo di questo dialogo, che si è pensato di instaurare tra ricercatori e detenuti iscritti all’università, nasce dalla convinzione che, se la sostenibilità sociale implica il diritto di vivere in un contesto che possa esprimere le potenzialità di ogni individuo, lo studio in carcere realizza tale obiettivo e rende l’Università “agente di sostenibilità” delle realtà penitenziarie.

Le dichiarazioni

“In genere – dichiarano Sarah Grieco ed i professori Maurizio Esposito ed Alessandro Silvestri – quando si organizzano eventi sul tema, sono i relatori a parlare del mondo carcerario, dei detenuti e dei loro diritti. E’ raro che possano essere i detenuti stessi a prendere la parola. Nel caffè letterario di domani, invece, saranno loro i protagonisti. Potranno rivolgere domande ai ricercatori, rispondere a quelle degli studenti collegati, raccontare la loro esperienza di studio in carcere. Si tratta di un’occasione unica e siamo molto soddisfatti che possa essere stata la nostra Università a renderla possibile”.

Roberta Persichino

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