Napoletano con l’hobby della truffa agli anziani identificato dalla Polizia del Commissariato di Cassino è stato denunciato per truffa e tentata truffa in concorso.
L’uomo, spacciandosi per carabiniere, con l’ausilio di un complice, finto avvocato, contattava ignare donne anziane alle quali comunicava che il figlio era stato arrestato e che per toglierlo subito dai guai era necessario pagare una certa somma da consegnare ad un carabiniere che sarebbe passato a casa sua insieme ad un avvocato.
La donna, una 70enne di Cassino, non ha abboccato alla trappola ed ha rifiutato l’incontro mettendosi subito in contatto con i figli i quali, giunti immediatamente sul posto, notavano una Fiat Panda, con a bordo due individui sospetti, e ne segnalavano la targa alla Polizia.
I due truffatori, andata a vuoto la prima truffa, sulla via del ritorno verso la Campania, telefonano ad un’altra signora che cade nella trappola e consegna loro 2.200 euro, che sarebbero stati necessari per la scarcerazione del figlio.
La donna scopre il clamoroso raggiro quando chiama il figlio per accertarsi che stesse bene.
La donna, però, ricordava molto bene il volto del finto carabiniere, con il quale si era intrattenuta in salotto, per cui alla Polizia non è rimasto che far visionare alla donna la fotografia del proprietario della Panda.
Per l’uomo è quindi scattata la denuncia per truffa e tentata truffa; la Polizia sta tentando ora di risalire al complice, ma nel frattempo invita i cittadini a fare attenzione ad episodi di questo tipo, perché nascondono sempre una truffa.
La Squadra Volante del Commissariato cittadino, ha denunciato invece un 26enne partenopeo ed un 22enne romeno, rispettivamente per porto abusivo di arnesi atti ad offendere e per inottemperanza al divieto di far ritorno nel comune di Cassino. Nell’operazione sono stati sequestrati gli arnesi da scasso ed anche una banconota apparentemente falsa.