Cassino è una città che “giace” pochi millimetri al di sopra del più grande bacino idrico d’Europa e paradossalmente, mai come quest’anno, la carenza idrica sta creando problemi e disservizi alla popolazione. Dal centro alle periferie non sta risparmiando nessuno.
Caira, come S.Angelo, il centro come Fontana Rosa, S.Antonino e S. Michele come Montemaggio e via Polledrera.
I centralini di Acea, che dal 1° luglio ha in mano anche l’acquedotto fino ad allora gestito direttamente dal Comune, sono tempestati dalle telefonate dei cittadini inviperiti per la carenza idrica che mai era stata registrata come ora, riguardando anche zone del centro urbano che storicamente non hanno mai avuto problemi con l’erogazione idrica.
Cittadini inviperiti anche perché non si ritengono soddisfatti dalle risposte ricevute da Acea, né tramite gli operatori del centralino né direttamente in via Polledrera, dove vengono dirottati proprio al contatto tramite centralino. E’ solo un problema di siccità?
Certo, sapere che l’acqua delle sorgenti del Gari di Cassino arriva gratuitamente a Napoli e Salerno e da qui viene trasportata con navi cisterna e venduta alla regione Lazio (isole ponziane), genera ulteriore malcontento. E molti cittadini stanno pensando di iniziare ad organizzare manifestazioni di protesta sotto la sede Acea di via Polledrera.