Questa mattina i carabinieri di Cassino hanno rintracciato e sottoposto a fermo un 18 enne di etnia rom, già noto per minaccia aggravata, violenza privata e spaccio di sostanze stupefacenti, ed il padre, di 46 anni, noto per minaccia, furto, spendita di banconote false e ricettazione.
I due sono ritenuti responsabili di estorsione aggravata in concorso, spaccio di stupefacenti, incendio, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione e porto in luogo pubblico di bottiglia incendiaria nonché di lesioni aggravate.
Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino, nell’ambito delle indagini condotte a seguito di un attentato incendiario verificatosi nel decorso mese di marzo, ai danni del proprietario di un appartamento del quartiere San Bartolomeo di Cassino.
In quell’occasione, ignoti avevano dato fuoco alla porta d’ingresso dell’abitazione e danneggiato, forandogli i quattro pneumatici, l’autovettura della vittima.
Qualche giorno dopo si verificava un ulteriore tentativo di attentato incendiario all’abitazione della vittima con il lancio di una bottiglia incendiaria sul balcone della cucina, poi di uno pneumatico sul balcone della sala da pranzo.
Questa attività intimidatoria, secondo le indagini, era riconducibile al mancato pagamento di hashish e marijuana, da parte del figlio del proprietario dell’appartamento al 18enne fermato.
Nei giorni successivi si sono ripetuti episodi di minacce e lesioni, quando la vittima è stata picchiata da una persona incaricata dai fermati.
Lo stesso 18enne, inoltre nei mesi scorsi ha picchiato anche un giovane di Cassino, sempre per motivi di spaccio, ed esploso colpi di arma da fuoco, la notte dello scorso 25 giugno, nel quartiere San Bartolomeo.