Se i rifiuti non possono essere più portati dentro, la gente arriva e li lascia fuori, comunque, davanti ai cancelli. Parliamo dell’isola ecologica di via Pescarola a Cassino, messa sotto sequestro il 15 marzo scorso.
La foto di copertina è stata scattata sabato mattina e documenta una situazione incresciosa, descrive un malcostume diffuso. Abbiamo sentito l’assessore all’ambiente Dana Tauwinkelova, la quale ci racconta che più volte a settimana il servizio di raccolta passa a prendere quei rifiuti abbandonati e che purtroppo questo comportamento non si può circoscrivere agli ultimi tempi.
Anche prima che l’isola ecologica venisse chiusa, c’era chi, nottetempo, lasciava i rifiuti all’esterno. Perché lasciare davanti ai cancelli qualcosa che poteva legalmente essere portato all’interno durante gli orari di apertura? L’assessore si risponde che probabilmente erano – e forse sono ancora – o cittadini di altri comuni, quindi non autorizzati a conferire rifiuti qui, o persone non registrate – leggi: evasori.
Dana Tauwinkelova ci dice che si sta facendo un grande lavoro per scovare questi evasori, già ne sono stati beccati centinaia. Scoprire chi non paga e far loro pagare quanto dovuto, sgrava anche le tasche dei cittadini onesti, per un elementare calcolo di ridistribuzione delle spese.
Comunque, al di là degli incivili, il problema dell’isola ecologica rimane. I cittadini corretti e perbene come possono liberarsi di rifiuti particolari. Per gli ingombranti c’è sempre il numero verde, d’accordo, ma per il resto? Se ho un asciugatore elettrico rotto, per esempio, come faccio a smaltirlo?
Proprio per venire incontro agli inconvenienti conseguenti al sequestro del centro di via Pescarola, domenica 15 aprile si svolgerà una giornata ecologica nel Campo Miranda. Si potranno conferire tutti i rifiuti che si potevano scaricare nel Centro di Raccolta. In attesa che si trovi una soluzione permanente…