Panico nella “casa di Tom”, la struttura del Comune di Cassino di via Cappella Morrone, una volta sede di un centro per disabile ed oggi casa di accoglienza per cittadini senza tetto.
Un improvviso odore di gas ha allarmato quattro senza detto dimoranti nella struttura, tre italiani ed un ungherese, che hanno subito dato l’allarme ai Vigili del Fuoco insieme ad una pattuglia della Polizia.
Una volta giunti sul posto, i vigili hanno accertato che il forte odore di gas proveniva da una stanza, chiusa a chiave, in cui è alloggiato un quinto inquilino della casa, un ragazzo africano.
Si è reso necessario sfondare la porta per verificare che all’interno vi era una bombola di gas collegata ad un fornello.
La fuoriuscita di gas era determinata da una perdita del tubo di collegamento tra bombola e fornelletto del tipo da camping.
I vigili hanno contattato la società della provincia di Caserta che rifornisce la casa di accoglienza di bombole di gas i cui tecnici hanno provveduto a ritirare tutte le bombole presenti nella struttura.
Ma il rischio di una esplosione ha allertato l’Amministrazione comunale, e l’assessore ai Servizi Sociali Leone ha subito avvertito che a breve sarà stilato un regolamento interno che tuteli i residenti nella casa ma anche la comunità e la stessa Amministrazione.
Evidentemente nella struttura sono state riscontrate violazioni comportamentali e/o gestionali tanto che sulla sua pagina Facebook l’assessore Leone ha postato: Ora basta! In una comunità ci sono delle regole, e li dove non ci sono, vanno immediatamente messe.