Migliorano le condizioni del bambino trasportato a Roma dopo che, all’ospedale Santa Scolastica di Cassino, lo scorso fine settimana, era stato sospettato di aver contratto un’infezione da meningococco (diagnosi poi confermata). E migliorano anche le statistiche del sistema sanitario della Regione Lazio per quanto riguarda i vaccini.
In città e nelle zone limitrofe si era diffusa una certa paura tra le famiglie. Tuttavia, come ci avevano già confermato dall’ASL all’indomani della diffusione della notizia, la procedura di profilassi, per prevenire il diffondersi di casi del genere, era partita tempestivamente.
Come spesso avviene in tali circostanze, soprattutto dopo le polemiche recenti sulle vaccinazioni obbligatorie, si è acceso il dibattito tra molti parenti preoccupati, che spesso prendono solo spunto dall’episodio specifico (in dichiarazioni rilasciate alla stampa, infatti, i genitori del piccolo colpito da meningite hanno confermato di aver sottoposto il proprio figlio alle vaccinazioni obbligatorie).
Una notizia confortante, a questo punto, viene dalla Regione. Il Lazio ha un indice di copertura superiore alla media nazionale, avendo superato la soglia del 95%.
Esulta il presidente Nicola Zingaretti. Esulta anche il ministro Lorenzin, che ha detto: «Faccio i complimenti al Lazio perché doveva recuperare una grossa mole di bambini non vaccinati, ma i dati di questa Regione sono davvero confortanti. I dati del Lazio sulle vaccinazioni sono in netto miglioramento rispetto ad una situazione che, rispetto allo scorso anno, ci aveva veramente preoccupato, perché era stata una delle regioni che aveva aumentato il numero di casi, soprattutto di morbillo, più di altre. Bisogna quindi ringraziare i servizi vaccinali del Lazio perché so, per esperienza diretta, che si sono prodigati molto».
(Immagine di repertorio)
