Ieri sera, intorno alle 19:00, i sanitari del 118 sono intervenuti sul Corso della Repubblica a Cassino per medicare il clochard che ha eletto a dimora i portici. A chiamarli è stato un ragazzo “speciale”, con disabilità, molto conosciuto e amato in città, il quale aveva notato una ferita sanguinante sul volto dell’uomo.
Subito una folla si è radunata sul luogo dell’intervento, che si trova nel punto di collegamento tra la via principale, all’altezza della chiesa di Sant’Antonio, e Via Tribunale, proprio lì dove ci sono le gigantografie che immortalano le bellezze turistiche di Cassino. E’ lì che il senzatetto, trasferitosi dal vicino teatro Manzoni, ha steso il suo bisunto materassino, ha radunato le sue poche cose e passa la maggior parte della giornata, per lo più in uno stato di intontimento alcolico.
Il ragazzo, che ha visto la fronte e il naso del clochard coperti di sangue, si è allarmato e con un grande senso di civiltà ha chiamato i soccorsi. Sono arrivati, poco dopo, anche i carabinieri. Inutile il tentativo dei sanitari di convincere l’uomo a seguirli al pronto soccorso. Solo dopo qualche insistenza si è lasciato medicare. Alla fine, la ferita si è rivelata un semplice graffio (almeno così pare: i sanitari, giustamente, hanno mantenuto il riserbo), fatto con l’unghia, che però ha sanguinato molto.
Il senzatetto vuole vivere lì, in quel modo, nella libertà dell’autodistruzione. Era stato accompagnato presso la Casa della Carità, ma se ne è allontanato. Gli animi sensibili si preoccupano di lui, ma si sentono impotenti. Però, finché ci saranno persone come il ragazzo che ha chiamato i soccorsi, la speranza nell’umanità non cala.