A quasi due mesi dalla conclusione della tornata elettorale nella quale si è votato per il Parlamento e per la Regione, per le strade di Cassino ci sono ancora i pannelli per le affissioni pubblicitarie dei partiti. Alla base del ritardo nel loro ritiro c’è la carenza di organico.
Ci era venuto un dubbio: non è che il Comune sa già che il governo non riuscirà a formarsi e si prepara alle elezioni anticipate? Oppure: non è che ritiene questi pannelli, con manifesti ormai sbrindellati dalle intemperie, una forma di arte contemporanea, con la quale abbellire le strade in maniera permanente? O ancora (poiché molti sono fissati alla recinzione delle scuole, seggi elettorali): non è che si vuole continuare a impartire un lezione di educazione civica ai bambini, perché diventino in futuro elettori consapevoli?
A parte di scherzi, la faccenda del ritardo nello smantellamento dei pannelli è indicativa della situazione in cui si trova il Comune. Abbiamo sentito il dirigente Antonelli, il quale ci ha confermato che l’ordine di servizio è stato già dato, ma la squadra è formata da circa 2 persone e ci sono altre situazioni urgenti da affrontare. L’erba, per esempio: è primavera e bisogna provvedere alla cura del verde pubblico. O si fa quello, o si fa questo. La carenza di organico è cronica. Siamo di gran lunga sotto il numero di dipendenti necessario a garantire una manutenzione ordinaria pienamente efficiente e tempestiva.
A dire il vero, anche in altri comuni limitrofi ci si imbatte in situazioni simili. Certo, vanno stabilite le priorità. Però anche un po’ di pietà per i “trombati” alle elezioni andrebbe concessa: continuare a vedere volti noti che non ce l’hanno fatta, anche clamorosamente, getta sale su ferite ancora aperte…