I consiglieri comunali del Comune di Cassino Francesco Evangelista, Arduino Incagnoli e Giuseppe Sebastianelli hanno presentato un esposto ufficiale indirizzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, all’ARPA Lazio – sede di Frosinone – e al Comando dei Carabinieri Forestali, in merito alla presenza di terreni di riporto potenzialmente inquinati all’interno della Villa Comunale, attualmente oggetto di lavori di riqualificazione.
“Siamo fortemente preoccupati per la salute pubblica e per l’ambiente,” dichiarano i consiglieri. “Dalle analisi commissionate dal Comune e condotte dai laboratori Logos s.r.l. e Agro-bio-eco s.r.l., risulta uno sforamento dei limiti di contaminazione previsti dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/2006, tabella CSC), in particolare per il parametro stagno. Inoltre, nei campioni prelevati è stata rilevata una presenza elevata di vetro (fino al 12%) e una natura argillosa e impermeabile del terreno, incompatibile con la destinazione d’uso dell’area.”
Nel corso del consiglio comunale del 28 gennaio 2025, i tre consiglieri avevano già formalizzato un’interrogazione per conoscere lo stato dell’arte dei lavori e le azioni intraprese dall’Amministrazione a tutela della cittadinanza. La recente delibera di Giunta n. 221 del 6 maggio 2025, contenente uno schema di transazione tra Comune e impresa, ha confermato l’esistenza di contestazioni sull’idoneità del terreno e sulla pavimentazione.
L’allarme è stato ulteriormente rilanciato da un articolo pubblicato il 2 luglio dal quotidiano online “Cassino Notizie”, che denuncia il rischio concreto legato all’utilizzo di materiali non conformi nel cuore verde della città.
“Non si può giocare con la salute delle persone e con il nostro patrimonio pubblico. Chiediamo che le autorità preposte intervengano con urgenza per accertare la reale entità del rischio e adottare tutte le misure necessarie per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area,” concludono Evangelista, Incagnoli e Sebastianelli.
L’esposto è stato inoltrato ufficialmente alle autorità competenti in data 3 luglio 2025, con richiesta di avviare controlli e verifiche dettagliate sul materiale utilizzato nei lavori all’interno della Villa Comunale.