Quattordici stozze si sono contese i quattro premi in gara. Per i Saggi della giuria non è stato affatto facile scegliere, in un’atmosfera di festa e spensieratezza. La festa si è protratta fino al tardo pomeriggio.
Stozza cassinese, raddoppiate le partecipazioni: da sette a ben quattordici le prelibatezze in gara che oggi sono state giudicate (senza conoscerne provenienza e fattura) dalla giuria dei “Saggi per gli Assaggi” a poca distanza dall’Abbazia di Montecassino, nell’area Sant’Antonio.
Un mix di profumi, sapori, prodotti locali di qualità e tanta, tanta spensieratezza nel condividere ai tavoli le pietanze portate da casa. Questa tradizione, portata avanti grazie alla dedizione assoluta del presidente dell’associazione Vecchia Cassino aps, Antonio Marzocchella, deve il suo successo ad un lavoro di squadra che non teme confronti.
Lo staff, infatti, è affiatatissimo e ogni anno riesce a superare le aspettative con organizzazione perfetta e una simpatia coinvolgente.
Tra le curiosità di questa edizione la presenza di Francesco, Lorenzo ed Edoardo che sono arrivati da Belmonte Castello e, come tanti altri partecipanti, hanno ricevuto un attestato tra gli applausi scroscianti. Ad allietare con voce e tastiera, il musicista Gianluca Lanni, ma anche la simpatia dell’immancabile mister Rosario Iemma, un vero mattatore dell’associazione.
Ma veniamo ai premiati sulle note di “We are the champions” dei Queen: la stozza di Maria Antonietta è risultata la più simpatica. Terzo premio a Livia Colella, secondo classificato Carlo Del Foco.
Vince l’edizione 2024 della Stozza Cassinese Matteo Marzocchella e viene premiato per la sua “Sensi di coppa”.
Al tavolo della giuria il presidente della Banca Popolare del Cassinate, Vincenzo Formisano, il vice direttore generale Walter Pittiglio, il farmacista Franco Ricciuti, la presidente del consiglio comunale uscente Barbara Di Rollo e poi ancora Bruno Mignanelli (che si è anche esibito in una eccezionale cover di Renato Zero), Angelo Montemitoli, Salvatore Fraioli, Marco Casali, Corrado De Luca, Federico Simonelli.
Un po’ di storia: la Stozza prese il via nel lontano 2 giugno 2004 a Prati di Mezzo e andò avanti per tre edizioni, sulla scorta di quel pane raffermo, condito e farcito di tutto ciò che nella Cassino prebellica era possibile avere in casa per preparare una colazione per i lavoratori. Una tradizione poi ripresa a Montecassino, nell’area di Sant’Antonio, con successo ed entusiasmo crescenti. Lo stop del covid… e poi via senza fermarsi più. Tre le coppe assegnate oggi, a cui si aggiunge il premio alla stozza più simpatica.
La tradizione continua, grazie anche all’enorme vetrina rappresentata dalla trasmissione di Rai Uno, Linea Verde, che a gennaio scorso ha realizzato una puntata a Cassino e nel cassinate. Dando molto rilievo proprio alla Stozza, degustata anche dal buongustaio Peppone. Uno che di prodotti di qualità se ne intende!