Cassino (FR) – Sold out di studenti al Manzoni per l’incontro sulla legalità con Padre Maurizio Patriciello

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Un dialogo su tutti i fronti, dalle questioni più scottanti come la droga, la criminalità organizzata, i rischi della strada, ai temi etici della dignità umana, dell’aborto, del rispetto della vita anche nei momenti più difficili.

“Ué, uagliò…le scarpe firmate le facciamo noi e costano 30 euro senza marca. Sono le stesse. Chi è più scemunito, voi che le comprate a 350 euro o chi ve le vende?”.

Tante, colorite e dirette le stilettate di Padre Maurizio Patriciello, giunto da Caivano (NA) per dialogare con centinaia di studenti degli istituti scolastici di Cassino all’interno del Cinema Teatro Manzoni. 

Il tutto, passando per il racconto di vita, della vita di questo parroco che non ama essere definito “anticamorra”. “Non esistono i preti anticamorra. Esistono i preti e basta”. E prima di diventarlo, lui ha avuto una crisi di rigetto nei confronti della dottrina cristiana. Salvo, poi, incontrare sulla sua strada un frate francescano. Una circostanza che gli ha cambiato l’esistenza. 

Tanti gli spunti di riflessione in una mattinata organizzata con grande trasporto dall’associazione Se non ora, quando? Cassino con il patrocinio del Comune. 

Numerose, in prima fila, le forze dell’ordine, con il maggiore dei Carabinieri, Giovanni Anastasia, la dirigente del Commissariato della Polizia di Stato, il vice questore Simona Maffei, la tenente della Guardia di Finanza, Vanessa Emili. Sul palco, insieme a Padre Maurizio, il giornalista Pietro Tonti e la 

signora Palmina Giannini, cavaliere della Repubblica impegnata da anni nel sociale e sempre accanto a Patriciello. 
Ad aprire i lavori, la presidente di Se non ora, quando? Lina Argetta, che ha messo in luce la valenza di questa iniziativa così fortemente voluta proprio da chi, quotidianamente, come Associazione lavora fianco al fianco con le istituzioni scolastiche per portare un messaggio sociale di valore. Per offrire un contributo di crescita ai più giovani. 
Il sindaco, Enzo Salera, nel salutare l’ospite d’onore giunto in città ha ricordato quanto sia importante la cultura della legalità e quali e quante siano state le iniziative e i progetti messi a punto per qualificare il territorio. In particolare, attraverso il Palazzo della Cultura e la Casa Rifugio per donne e minori maltrattati in edifici confiscati.  
Da parte di Padre Maurizio, l’invito alle centinaia di ragazzi presenti a non essere superficiali, a sapersi guardare le spalle dalle facili tentazioni come la droga. “Quella che può farti davvero molto male, fino a spegnerti del tutto. Ne vedo tanti, di ragazzi che camminano come Zombie. Lo so bene, io che vengo da quella che è stata definita la piazza di spaccio più grande d’Europa”. 
E ancora, l’invito a guardarsi dall’uso smodato del cellulare, a leggere con attenzione i cambiamenti, ad approfondire gli argomenti. Ad avere rispetto. Delle persone e delle cose. 

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