Cassino (FR) – Piccoli e grandi in marcia per la legalità. Il 1° comprensivo ricorda così Falcone e Borsellino

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Don Aniello Manganiello e Gianmarco Cardillo hanno avuto il ruolo di testimonial nel percorso Legalità e Bullismo che è stato svolto nei mesi scorsi a scuola. Oggi anche la consegna delle tre borse di studio intitolate alla prof.ssa Paola Angrisani. 

Chi oggi ha sette, dieci o undici anni deve sapere qual è il valore di persone valorose e coraggiose che, nell’esercizio del proprio dovere, hanno perso la vita. Si sono sacrificati per un ideale, per cercare di offrire alle successive generazioni un futuro migliore, una società più trasparente. Senza guerre di mafia, senza atroci delitti, senza faide per il controllo dei territori o, ancora peggio, per mettere all’angolo lo Stato. 

Oggi è la Giornata nazionale dedicata al ricordo dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nell’estate di 32 anni fa. Falcone fu fatto saltare in aria a Capaci il 23 maggio 1992 insieme alla moglie e collega Francesca Morvillo e i tre poliziotti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Per l’amico e collega magistrato del pool antimafia di Palermo, Luigi Borsellino, l’attentato fu preparato per luglio, precisamente il 19 sotto casa della madre. Restò ucciso insieme alla poliziotta Emanuela Loi e ai colleghi della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.

Tutto questo e molto di più le docenti dell’Istituto Comprensivo Cassino 1 lo hanno raccontato, in lunghi approfondimenti, durante le ore di lezione ma anche nel corso del progetto su Legalità e Bullismo, che ha visto alternarsi testimonial autorevoli chiamati a confrontarsi con gli alunni della Scuola Primaria Di Meo e la Scuola secondaria di I grado Di Biasio. Oggi, in questa ricorrenza così importante, sono stati coinvolti anche i piccoli della Scuola dell’Infanzia di via Arno: tutti hanno preso parte alla Marcia per la Legalità che ha percorso diverse strade della città di Cassino. Ad aprire il corteo, un grande striscione contro la mafia e in ricordo di Falcone e Borsellino e subito dopo, il dirigente scolastico Luigi Abate ed il parroco di Scampia don Aniello Manganiello, che la legalità la predica ogni giorno per strada e la camorra la combatte con tutti i mezzi a disposizione. Accanto  a loro, un altro testimonial del progetto, il pugile campione di pesi massimi Gianmarco Cardillo, ma anche l’assessora alla Polizia Locale Monica Capitanio in rappresentanza del sindaco, la direttrice della Caritas, Maria Rosaria Lauro, il brigadiere capo dei Carabinieri, Romano Lampitelli.

Presenze significative, conosciute dagli studenti che con loro hanno seguito un percorso di approfondimento lineare, congruente e finalizzato ad acquisire una maggiore consapevolezza sui temi legati alla legalità e alla sana relazione sociale.

Al termine della ‘marcia’, si sono ritrovati tutti nell’auditorium della scuola Di Biasio, dove si sono susseguiti i diversi interventi moderati dal prof. Alesssandro Minci. Si sono uniti ai relatori anche il M.llo della Guardia di Finanza Ericle Di Stefano ed un volontario della Caritas diocesana, mentre in platea, tra le centinaia di alunni, c’era una rappresentanza dell’ANFI. Le docenti Alessia Saggese per la secondaria di I grado, Alessia Giurini per la primaria e Simona Di Placido per la scuola dell’infanzia hanno coordinato le attività dei ragazzi in sala, che hanno cantato e recitato alcune suggestive frasi di storiche vittime di mafia. E, soprattutto, al termine degli interventi hanno rivolto interessanti domande a don Aniello e a Cardillo. Sulla differenza tra mafiosi e terroristi, ad esempio. Ma non solo. Nel rivolgersi ai ragazzi, don Aniello ha spiegato quanto sia importante avere delle norme da seguire, avere dei controlli, restare nelle regole. E come tutto parta anche dalla semplice quotidianità, “da un rimprovero esagerato o da un insulto di un papà alla mamma”. Legalità, insomma, è un concetto così ampio che anche i più piccoli devono imparare a conoscere attraverso esempi semplici ma diretti. Ha parlato di abusivismo edilizio, il parroco di Scampia, quello che “oggi fa tremare di paura tanti abitanti dei Campi Flegrei che hanno le loro abitazioni dove, in realtà, non si sarebbe dovuto costruire. E che oggi attaccano lo Stato”.

Gianmarco Cardillo ha portato il suo esempio di sportivo e di come la scelta fatta da ragazzino prima con la kick boxing e poi con la boxe a 18 anni abbia implicato fin da subito tanti sacrifici, impegno e privazioni per arrivare ad essere un grande campione. “Fate sport, impegnate il vostro tempo libero perché così vi proteggete dalle situazioni di pericolo”.

Con la canzone dei Modà “Come un pittore” cantata a squarciagola da tutta la platea di giovanissimi, si è passati alla seconda parte della mattinata, quella dedicata alla consegna delle borse di studio intitolate alla compianta prof.ssa Paola Angrisani, scomparsa otto anni fa.

Sul palco, il marito avv. Rodolfo D’Ambrosio e i figli Elena e Luca che hanno premiato i tre studenti di terza media che, secondo il giudizio dei loro docenti ma anche con il voto dei loro compagni, non sono solo talentuosi nello studio, sono anche ‘punti di riferimento’ per i loro coetanei. In particolare, dunque, per individuare tra chi studia maggiormente, coloro che hanno una particolare sensibilità ed empatia nelle relazioni sociali.

Si distinguono per merito, capacità, abilità, competenze, disponibilità ad aiutare gli altri fornendo anche esempi di comportamenti corretti e relazioni umane positive con i propri compagni e con i propri docenti. Da qui l’inserimento della premiazione nell’ambito della Giornata della Legalità.

Ed ecco i nomi dei ragazzi premiati e la rispettiva motivazione letta dal palco:

Maria Lucia Canale – Nel corso dei tre anni l’alunna, seria, riflessiva e responsabile, si è distinta per la correttezza e maturità nel gestire i rapporti sociali e la vita scolastica,fino ad essere modello, punto fermo e di riferimento per l’intera classe. Il suo percorso scolastico, tutto in salita, è stato caratterizzato da una forte determinazione, costanza e grande amore per lo studio. I risultati raggiunti sono sicuri presupposti per futuri successi scolastici, grazie anche ad una adeguata metodologia, un elevato livello di conoscenze e solide competenze acquisite.

Vittoria Ranaldi – Un’alunna che ha saputo affrontare con grande sicurezza e competenza il percorso di questi tre anni. Ha sempre partecipato alle iniziativa proposte dalla scuola con responsabilità e consapevolezza. Non le sono mai venute meno la costanza e la voglia di fare bene, coltivando contemporaneamente relazioni personali e legami umani all’interno della scuola. Siamo sicuri che Vittoria continuerà ad affrontare le sfide future con lo stesso entusiasmo e con forza di volontà e questo riconoscimento sarà un sicuro incentivo per raggiungere obiettivi ambiziosi

Roberto Silvestri – Alunno davvero speciale per impegno, serietà e costanza mostrati ogni giorno e in ogni occasione di questo triennio. Ma soprattutto è speciale per il rispetto e l’empatia che ha sempre mostrato verso tutti, cosa molto preziosa ai giorni d’oggi. Roberto, custodisci sempre questo tuo dono. Ti auguriamo di avere un avvenire ricco di soddisfazioni.

Non c’è molto altro da aggiungere. E’ stata una mattinata ricca di spunti di riflessione per giovani e adulti, che hanno condivisio emozioni e grandi soddisfazioni. Nei loro sguardi c’è la speranza per un futuro davvero migliore. Complimenti a tutti!

Simone Pagano

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