Un vulcano per le sue iniziative e per le sue idee, sempre innovative, all’avanguardia, sì da fare, in virtù anche della innata simpatia dell’uomo, un personaggio popolare, amato e benvoluto.
Il sindaco Enzo Salera assicura che, ove la originale non dovesse essere rinvenuta da qualche parte, verrà ordinata una targa nuova, simile a quella divelta e portata via chissà dove. Cosi, su quello spazio all’interno del parco Baden Powell, i tanti frequentatori torneranno a leggere la scritta: “Piazzetta Michele Giordano- giornalista- editore”.
Fu il doveroso omaggio, quella intitolazione, che l’amministrazione a guida Peppino Petrarcone, della quale facevamo parte assieme all’attuale sindaco, nel 2015 volle rendere ad una persona venuta da lontano, dalla Sicilia, ma che si integrò a meraviglia nella nostra città.
Un targa, dunque, tomerà li a campeggiare, a ricordo di Michele Giordano.
Ci viene però da chiederci cosa sia passato per la capoccia dell’autore del “capolavoro”, di quel tizio, cioè, spinto da quella piccola porzione di materia cerebrale funzionante, a togliere di mezzo quella targa a distanza di quasi un tranquillo decennio dalla collocazione. Ammesso, ovviamente che una capoccia per pensare ce l’abbia e non se ne serva soltanto “pe” spartere, ‘e recchie”, come dicono a Napoli
Ove l’intento sia stato solo il voler soddisfare il proprio spirito grazie ad un gesto vandalico, rimane comunque un gesto stupido, quasi quanto l’autore, anonimo, almeno sinora.
Comunque sia, ci dà almeno l’occasione per richiamare il ricordo di una grande, brava persona qual è stato Michele Giordano. Uno forse a suo tempo un po’ sottovalutato da chi non ha compreso, allora, il livello dell’uomo che seppe portare a Cassino tante cose. Un uomo di non comune intelligenza, dalla mente raffinata che lo portava a vedere lontano, e molto prima di altri le cose. Ed uno che aveva un cuore grande.
Mario Costa