Cassino (FR) – Il sindaco inaugura la panchina viola. “Rafforza il messaggio di Mimma Panaccione”

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La gioia di vivere, la concretezza, la sonora risata, le opinioni dette senza filtri, gli abbracci fortissimi, gli articoli di giornale sempre pungenti e scritti in punta di penna. E poi ancora l’amore per Cassino, per la sua famiglia, la fede incrollabile e la passione per arte, storia, letteratura.

Mimma Panaccione torna prepotentemente nella sua città anche se non può più essere in nessun luogo fisicamente da sette anni. A renderla presente più che mai è l’associazione Noi ci siamo, da lei fondata nel 2016 e poi portata avanti dall’attuale presidente Marina La Norcia per realizzare progetti e servizi per le donne metastatiche.

Oggi, a qualche metro dalla scalinata del palazzo municipale in piazza De Gasperi, è stata inaugurata la panchina viola. La seconda in Italia dopo Aosta. Non solo un simbolo, ma un luogo d’incontro, in quel preciso perimetro in cui Mimma incontrava lettori, politici, colleghi, conoscenti. Uno dei posti chiave per un reporter di amministrativa, abituato a cercare notizie ogni giorno. E lei, si sa, riusciva ad accaparrarsi le ‘chicche’ di giornata perché era scaltra ma soprattutto empatica.

“Una proposta, questa della panchina viola, che abbiamo raccolto con grande piacere, da porre in questo luogo al centro della città e simbolo delle istituzioni per rafforzare il messaggio che ci ha lasciato Mimma. E per ricordarla ogni giorno, entrando e uscendo dal palazzo municipale così come faceva lei”. Così si è espresso il sindaco Enzo Salera nel prendere la parola prima dell’inaugurazione alla presenza di mamma Maria e papà Aldo. Accanto al primo cittadino,  proprio Marina La Norcia, che ha rivelato i nuovi progetti in corso d’opera: dopo Aosta e Cassino, saranno Genova e Napoli le città dove inaugurare altre panchine viola. Perché si trovano nelle regioni che hanno accolto l’istanza di legiferare a favore della giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tumore metastatico, da celebrare ogni 13 ottobre. La stessa data in cui Mimma ha creato l’associazione Noi ci Siamo.

“Mimma ha saputo trasformare la malattia in una opportunità e oggi ne abbiamo la dimostrazione”. Poi, qualche anticipazione: “A gennaio saremo al ministero della Salute per presentare nuovi progetti sperimentali sulla base e sulle indicazioni che provengono da Mimma, dalla sua esperienza con la malattia, dalla sua capacità di fare proprie le istanze di tutte e di cercare soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita delle metastatiche”.

Il sindaco e la mamma di Mimma hanno scoperto la panchina sulla quale è apposta una significativa targa. A seguire gli interventi ‘del cuore’: Erica Buffardi ha dato lettura di un testo dal titolo “Io confesso” scritto nel 2016, don Benedetto Minchella, amico d’infanzia, ha ricordato le doti di ironia  e sarcasmo della giornalista che nessuno ha mai dimenticato, le colleghe Katia Valente e Rita Cacciami hanno infine tracciato un breve ma intenso ‘spaccato’ della vita della loro indimenticabile amica. La cerimonia si è conclusa con un lunghissimo applauso e la promessa che da ora in poi La panchina della vita diventerà un abituale luogo di incontro, un posto  in cui darsi appuntamento. Non più davanti al comune, ma alla panchina di Mimma.

Dalla organizzazione dell’evento, un grazie sincero a tutti coloro che hanno raccolto l’invito e con la loro presenza hanno dato calore ad una iniziativa così rilevante. I consiglieri di maggioranza ed opposizione, consiglieri, gli assessori, il presidente del consiglio comunale, il vicesindaco, le associazioni Fidapa e Se non ora quando, Cassino.

Simone Pagano

 

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