“Pensatore, filosofo, studioso. Docente universitario, attivista politico, intellettuale impareggiabile, uomo dalla sconfinata Cultura e sensibilità di cui tutti noi, cittadini di Cassino, dobbiamo andare orgogliosi.
Fausto Pellecchia è stato questo. E molto di più.
E con grande emozione l’Amministrazione Comunale ha voluto rendergli omaggio intitolando a suo nome una sala del Palazzo della Cultura, ieri gremita di parenti, amici, colleghi, attivisti, amministratori di oggi e di ieri. Tante persone che hanno condiviso con Fausto un pezzo di vita,un percorso politico, accademico o professionale, esperienze, convegni, viaggi, momenti personali.
“E non è stato facile contenere la commozione – sottolinea il sindaco Salera – quando abbiamo ricordato, con l’assessore Gabriella Vacca, con l’avvocato Luigi Montanelli, ed altri compagni di viaggio di Fausto, i momenti più difficili e quelli più divertenti della sua vita.
E’ stato poi importante, vedere tanti ragazzi, tra cui diversi suoi ex allievi, nella sala Fausto Pellecchia.
Anche a lui – sempre sensibile alle problematiche del mondo giovanile – sarebbe piaciuto quel colpo d’occhio nel Palazzo della Cultura. Uno spazio divenuto vitale, nevralgico, per la nostra Cassino, che Fausto tanto apprezzava. Un luogo vivo, dove i giovani sono i veri protagonisti. Quei giovani che, magari, pur non avendo avuto l’opportunità di conoscere Fausto personalmente, potranno ora scoprire e riscoprire il suo pensiero, i suoi saggi, il suo vasto lascito letterario e, magari, trovare ispirazione da una delle sue più profonde citazioni, richiamata anche sulla targa che porta il suo nome”.
“Dovremmo forse imparare a leggere l’amore della verità come la cifra più propria di ogni forma d’amore: cioè come sigillo del vero amore che, come tale, non ha alcun oggetto proprio ed è perciò potenzialmente onnivalente”.