La professoressa Agata Rita Marra ha formato e forgiato generazioni di adolescenti. Ha influito sulla loro formazione con il suo autorevole incedere nei corridoi dei Licei entrando nelle classi che d’un tratto diventavano aule silenziose. Interminabile il suo scorrere la penna sui nomi del registro dall’alto in basso e viceversa, sonoro il timbro della voce narrante di tante lezioni di letteratura italiana e latina, vivace lo sguardo che non era mai posato a caso su uno o l’altro.
Con ‘La Salveti, così come è sempre stata per tutti, se ne va oggi un pezzo di storia della scuola di Cassino. Lei che aveva avuto un consorte come il poliedrico prof. Gino Salveti, scrittore, giornalista, autore tra i più amati e versatili, era più nota con il cognome del marito che con il suo. Nonostante avesse una storia personale e professionale che faceva di lei una ‘roccia’. Evidentemente, non rappresentava un problema. Anzi.
Donna volitiva e determinata, non si limitava a scrivere giudizi approssimativi. Le sue valutazioni dei temi erano dei messaggi, delle chiavi di lettura per ulteriori approfondimenti. Le sue stroncature erano ferite brucianti, ma i recuperi delle gratificanti vittorie.
Nel ricordo personale di chi scrive, il triennio vissuto fino al 1982 nella sezione D del Liceo Scientifico Pellecchia, che allora era un condominio piuttosto affollato nel centro città, è stato un momento di formazione importante per tutti. E negli anni a seguire non c’è stato un solo momento in comune tra compagni di scuola che ancora si abbracciano e si incontrano con piacere, che ‘la Salveti’ non sia stata rievocata per citare qualche aneddoto o per ricordarne quella granitica fermezza educativa.
Era il suo modo per mettere paletti, fornire strumenti critici, temprare adolescenti esuberanti e spesso distratti a cui voler bene a modo suo. Una docente di ferro alla quale strappare un sorriso era una conquista e che nella scuola di oggi avrebbe fatto di sicuro la differenza. Ma questo non possiamo più neanche immaginarlo.
L’ultimo saluto è fissato per sabato 23 novembre alle 11.30 nella chiesa di San Giovanni. A tutti i familiari, ma in particolare al nipote, collega e amico Alessandro, le più sincere condoglianze.
A Lei, cara Prof, un affettuoso e sincero Grazie!
Ri.Ca.