Cassino (FR) – Atto incendiario al PM, la magistratura nazionale alza e rafforza il muro della legalità

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E’ venuto a Cassino per trasmettere vicinanza e portare la solidarietà da parte della Suprema Corte di Cassazione e di tutto il CSM al magistrato Francesca Fresch che è stata vittima di un atto incendiario alla sua auto nelle settimane scorse.

Una visita importante e significativa, quella del Procuratore Generale Piero Gaeta accolto dal procuratore capo Carlo Fucci e dal presidente del tribunale Lucio Aschettino. Il PG ha sottolineato quanto la sua sia stata una visita “sentita, autentica. Perché queste intimidazioni pesanti colpiscono prima di tutto il cuore. Con la mia presenza voglio sottolineare che la collega non deve sentirsi sola e che nessuna forza criminale, singola o associata potrà mai immaginare di intimidire le istituzioni dello Stato ed in particolare la magistratura che si oppone al crimine stesso.

Nessuno – ha tuonato – osi mai pensare che un magistrato sia lasciato solo o lo si possa far desistere dal suo impegno con delle intimidazioni. Dietro Francesca ci sono Carlo e poi Andrea, Chiara, Maria Carmen, Beatrice, Alfredo…tutti colleghi della procura di Cassino e altre decine e decine di magistrati pronti a stare al suo fianco.

E poi ci sono gli avvocati (rappresentati oggi dal presidente dell’ordine Giuseppe Di Mascio e dal presidente della camera penale Gianluca Giannichedda, ndr), che insieme ai magistrati combattono la stessa battaglia di diritto. Chi ha incendiato quella macchina troverà sempre un muro di legalità ancora più compatto e coeso, insormontabile e senza nessun cedimento. Troverà l’abnegazione dei giovani magistrati”.

Un atto vile e pericoloso, dunque, che getta un’ombra sul territorio e che è stato subito fronteggiato con una risposta corale e compatta da parte di tutte le forze dell’ordine – come ha sottolineato ad inizio interventi il dott. Fucci. Ma soprattutto, da parte del tribunale di Cassino e della procura, attraverso il presidente Lucio Aschettino ed il procuratore capo, ci sono massima allerta e la predisposizione a fare quadrato. Tutti insieme. Tant’è che subito dopo la visita del PG Gaeta, si è tenuta una riunione operativa che ha visto il Procuratore Fucci e i sostituti procuratori confrontarsi con le forze dell’ordine di Latina.

Una risposta immediata ed efficace, quella fornita all’indomani dell’intimidazione, tempestiva e visibile affinché anche la cittadinanza percepisse la presenza dello Stato. La prefettura di Frosinone e tutte le forze di polizia si sono subito attivati con un grande spiegamento di uomini e mezzi. E proseguiranno così, senza sosta.

Da oggi, le procure e le prefetture di Latina, Frosinone e Caserta si muoveranno in modo univoco, attraverso un tavolo tecnico che permetta uno stretto confronto tra le forze dell’ordine. Si è partiti dalle forze dell’ordine di Latina, che questa mattina hanno potuto incontrare il procuratore Fucci e i sostituti procuratori. Si rafforzeranno le attività e soprattutto si intensificherà il coordinamento. “Indagini di scenario, per capire se ci sono fenomeni da prevenire o che si possono subito bloccare. Vogliamo anche snellire delle azioni con la Camera di Commercio di Frosinone Latina (accedendo al loro database) e affrontare temi ambientali, di partite Iva inattive che servono per creare operazioni inesistenti. Qui serve un’attività interforze. E ancora: tutte le forze dell’ordine devono poter estrarre i certificati penali in tempo reale. Un modo per essere tempestivi, operativi in tempi brevi”.

Esempi che il procuratore Fucci ha illustrato alla presenza della stampa in apertura di riunione di coordinamento, poi proseguita in modo riservato. Il pugno duro è evidente, lo Stato mostra i muscoli.

Ri.Ca.

 

 

 

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