Lunedì prossimo 7 agosto l’assessore regionale all’ambiente Mauro Buschini incontrerà a Roma il sindaco D’Alessandro sul caso Fiotech, l’azienda che dovrebbe tratte rifiuti ospedalieri pericolosi e non in località Cerro.
Ma oggi i residenti hanno giocato d’anticipo e si sono radunati tutti dinanzi allo stabilimento, dai neonati ai novantenni, per lanciare un serio e deciso ammonimento all’assessore Buschini, ricordando che quell’impianto proprio “non s’ha da fare”.
Hanno così preparato slogan e striscioni con i quali hanno chiarito che assolutamente: “l’impianto non deve partire. Niente scuse niente alibi”; “no ad altre bombe ecologiche”; “tuteliamo il nostro territorio e la salute delle nostre famiglie e dei nostri bambini”; “i cittadini di Cassino sono tutti uniti contro l’impianto di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi”.
Insomma messaggi chiari e perentori con i quali invitano l’assessore Buschini ad essere concreto e deciso contro la realizzazione dell’impianto Fiotech, arrivando anche a minacciare di bruciare in piazza centinaia e centinaia di schede elettorali se lunedì non si deciderà il no all’impianto.
Sono stanchi di chiacchiere e scaricabarile, nella consapevolezza che solo chi governa attualmente la Regione ha la possibilità di annullare l’iter autorizzativo e quindi l’insediamento dell’impianto. Ovviamente l’invito a fare di tutto per impedire che l’impianto Fiotech diventi una realtà è rivolto anche alle altre istituzioni interessate, come il comune di Cassino, la Asl, ecc..