Appicca il fuoco in una cella e provoca l’intossicazione da fumo di due agenti di polizia penitenziaria.
E’ l’ennesimo episodio che turba la vita all’interno delle carceri, quello che ha visto protagonista un detenuto di nazionalità straniera ristretto nel carcere San Domenico di Cassino.
Il recluso improvvisamente ha dato fuoco alle suppellettili della cella ed i due agenti di polizia penitenziaria sono tempestivamente intervenuti per sedare le fiamme.
Nell’operazione sono rimasti intossicati ed hanno avuto una prognosi di cinque giorni nel pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino.
Il detenuto è stato invece denunciato all’Autorità Giudiziaria mentre nel suo comunicato Massimo Costantino, segretario generale aggiunto Cisl FNS, evidenzia che questo episodio ripropone il grave problema del sovraffollamento carcerario e della scarsità di personale.
In particolare, nel carcere di via Sferracavalli, ci sono almeno 70 detenuti più della capienza massima prevista e la situazione non cambia in tutte le altre carceri laziali; in particolare + 116 a Frosinone e + 54 a Latina.