Cassino – Delitto Serena Mollicone, Procura e Parti civili ricorrono in Appello. L’Arma dei Carabinieri chiede un risarcimento di 200.000 euro ai militari assolti

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La Procura della Repubblica di Cassino e le Parti civili del caso Mollicone vanno avanti; hanno presentato appello contro la sentenza della Corte d’Assise di Cassino che ha assolto dalle accuse, con formula piena, la famiglia Mottola e due militari, in servizio nella stazione di Arce all’epoca dei fatti.

Il penultimo giorno utile, infatti, sono stati depositati i ricorsi alla sentenza dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cassino, dalle Parti civili (i familiari della povera Serena Mollicone) e dall’Avvocatura dello Stato.

Nella sua costituzione, l’Arma dei Carabinieri chiede un risarcimento per danno d’immagine ai tre militari assolti – il maresciallo Franco Mottola, l’ex luogotenente Vincenzo Quatrale ed il carabiniere Francesco Suprano.

Saranno ora i giudici della Corte d’Appello di Roma a scrivere altre pagine della lunga storia processuale sulla morte di Serena Mollicone, una studentessa di Arce scomparsa il 1 giugno 2001 e trovata cadavere, due giorni dopo, avvolta in una busta di plastica, di quelle utilizzate per buttare rifiuti, in un boschetto in località Fontecupa del limitrofo comune di Fontana Liri.

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