“Sono sempre più preoccupato da quello che sta succedendo e da quello che purtroppo potrebbe succedere nei prossimi mesi. Gli strascichi della crisi dureranno mesi, forse anni, e le uniche strutture ad avere disponibilità economiche quasi illimitate saranno purtroppo proprio le organizzazioni malavitose”.
E’ l’allarme lanciato dall’assessore Danilo Grossi, ponendo l’accento su uno degli aspetti meno valutati dell’emergenza Covid-19: il rapporto tra malavita organizzata e pandemia.
La realtà territoriale
“Nel Basso Lazio, sia nel Cassinate che nel Golfo di Gaeta, in particolare la Camorra, che già in passato aveva messo basi forti, come viene dimostrato da sentenze passate in giudicato, ora ha l’occasione per allargarsi sfruttando i fallimenti dovuti alla crisi, i fallimenti di persone oneste, di persone perbene”.
L’appello
“Se lo Stato, da subito, non comincia a contrapporre una politica seria e concreta, provvedimenti economicamente rilevanti, ci ritroveremo decine e decine di società fantasma, di scatole vuote, come quella di cui ha parlato la Prefettura di Frosinone in questi giorni che servono solo a nascondere altri interessi”.
Un settore in cui si sta dimostrando particolarmente attivo il prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli, che da quando si è insediato ha emanato quattro ordinanze interdittive nei confronti di società “fantasma”.
L’analisi
“Gli atteggiamenti camorristici – continua Grossi – non nascono dall’oggi al domani; gli atteggiamenti camorristici sono già tra noi e vengono costruiti nel tempo ramificando persone, società ed interessi nell’economia legale o cercando di avere interessi all’interno degli appalti pubblici.
L’obiettivo
Contrapporci a questo sistema marcio deve diventare la nostra priorità. Per chi ha sempre lottato e sempre creduto nella legalità, per chi può contrapporre la propria onestà e la propria storia questo deve diventare l’obiettivo primario su cui fondare il proprio impegno civico. Sarà una guerra lunga e difficile. Ed è già cominciata”.