I carabinieri del Nas di Latina hanno messo i sigilli a due ristoranti cinesi di Cassino dopo una serie di ispezioni dalle quali sarebbero emerse gravissime carenze igienico-sanitarie. I militari erano impegnati nei ciclici controlli delle attività di ristorazione e in particolare di quella di natura “etnica”, come lo sono, appunto, i ristoranti cinesi.
Nell’ambito delle verifiche i due punti di ristorazione sono incappati in una serie di lacune che riguardano la delicatissima sfera igienico-sanitaria, quella più importante per garantire la sicurezza alimentare e quindi la salute dei clienti.
In particolare, i controlli del Nas hanno riguardato in un caso il magazzino e nell’altro la cucina dei due ristoranti. Nella prima circostanza i militari hanno rilevato che gli alimenti presenti nel locale non erano conservati in maniera rispondente alle norme, soprattutto sotto il profilo igienico. Di qui sono scattati i sigilli del deposito e sono stati sequestrati in gran quantità alimenti non idonei alla preparazione di cibi e quindi alla somministrazione alla clientela.
Peggiore il quadro emerso nell’altra verifica, che, come detto, ha riguardato la cucina del secondo ristorante. Numerose le irregolarità accertate e anche qui in modo specifico sul precario stato igienico in cui era tenuto il locale adibito alla preparazione delle pietanze.
Pochi i particolari trapelati, visto il massimo riserbo del Nas, ma, stando a quanto si è riusciti a sapere, sembrerebbe che siano stati sequestrati in totale quasi un quintale di alimenti trovati in pessimo stato di conservazione e quindi potenzialmente pericolosi per la salute dei clienti se usati per preparare cibi e serviti a tavola.
I due ristoranti sono quindi stati chiusi, anche se ai titolari è stata data la possibilità di riaprirli dopo aver messo in pratica le prescrizioni imposte dal Nas di Latina e finalizzate a ripristinare in entrambi le condizioni igienico-sanitarie necessarie per garantire la sicurezza alimentare della clientela.
Fonte: Ciociaria Editoriale Oggi
