Intercettavano i segnali provenienti dal traffico aereo sovrastante Cassino e finiscono nel mirino dell’antiterrorismo internazionale e in un fascicolo di processo con l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti per terra e/o aria (art. 432 CP). Si tratta di due cassinati, di cui un pensionato che si sono giustificati affermando di essere inconsapevoli del pericolo che avrebbero potuto arrecare.
Sono finiti nel mirino delle investigazioni, addirittura su iniziativa dell’agenzia che si occupa delle comunicazioni in Gran Bretagna la quale, già nel 2015, aveva notato interferenze anomale non escludendo addirittura che potesse nascondere una minaccia terroristica.
Scattate le indagini, che hanno coinvolto un po’ tutto il sistema della sicurezza europea, grazie alla Polizia Postale, specializzata nel rilevamento dei segnali nell’aria, si è risaliti a due cassinati con l’hobby del radioamatore.
Ma l’indagine sulle interferenze anomale non riguarda solo il comune di cassinate in cui i due hanno un laboratorio tecnico e la base di trasmissione dei baracchini, ma molti altri appassionati distribuiti un po’ in tutta Italia. Il blitz effettuato questa mattina nella base di trasmissione dei due appassionati dove sono stati trovati strumenti di trasmissione e ricezione radio molto sofisticati. L’accusa parla anche di intercettazione di frequenze riservate del traffico aereo.