Poco più di un mese dopo la violenza Annachiara D’Onofrio racconta le sue verità ai carabinieri del Reparto Operativo, che hanno atteso tutto il tempo necessario affinché la ragazza fosse in grado di ricordare con calma e lucidità.
Le verità di Annachiara avrebbero confermato quanto già ricostruito dagli inquirenti e avrebbero sostanziato di dettagli importanti quanto catturato dalla telecamera di video sorveglianza posta all’esterno di uno dei negozi di corso Spatuzzi.
Il dato certo è che Annachiara sta meglio. E che le sue condizioni abbiano permesso di analizzare grazie al suo contributo quei momenti durissimi, prima che Graziano Bruognolo giungesse all’orario di chiusura nei pressi dell’attività di famiglia per fare fuoco contro Annachiara. E per poi rivolgere la calibro 22 illegale contro se stesso, togliendosi la vita.
L’intera ricostruzione della violenza resta saldamente ancorata a quel minuto e mezzo di video estrapolato dagli inquirenti. È in quella manciata di secondi che si può stabilire come Graziano – commerciante di 25 anni di Cassino, perbene e senza grilli per la testa – abbia perso la ragione.
Su come e dove Graziano si sia procurato la calibro 22 con cui poi ha fatto fuoco è ancora mistero. Gli inquirenti stanno cercando di risalire a colui o coloro che possano aver approfittato del dolore del ragazzo per vendergli illegalmente la calibro 22 dalla matricola abrasa con cui poi, dopo aver colpito Annachiara, ha messo fine alla sua vita.
Dopo otto lunghi giorni in cui lei ha lottato con forza dal suo letto d’ospedale, sostenuta dall’amore della sua famiglia e dai tanti amici, la ventisettenne originaria di Formia ma da anni a Cassino ha riaperto gli occhi. E ha chiesto di parlare con sua madre. Ora i suoi ricordi sono stati affidati ai militari.
Fonte: Ciociaria Editoriale Oggi