Il sindaco di Cassino Enzo Salera rispolvera un vecchio progetto delle Ferrovie dello Stato, risalente agli anni ’90, il cui completamento consentirebbe al Treno ad Alta Velocità di fare scalo nella stazione di piazza Garibaldi senza eccessive perdite di tempo. Il progetto è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa.
Il progetto degli anni ’90 prevedeva una doppia connessione della linea ad Alta Velocità a sud (zona Roccadevandro-San Vittore del Lazio) e a nord di Cassino (zona Solfegna).
La prima interconnessione fu realizzata ma quella nell’area industriale di Cassino è rimasta un disegno progettuale.
Cosa analoga riguarda Frosinone, dove l’interconnessione fu realizzata solo a nord (zona Sgurgola, Ferentino-Supino), ma non a sud (Zona Ceccano).
Ora, Salera intende portare avanti questa battaglia per consentire ai treni ad Alta Velocità di entrare ed uscire dall’attuale stazione di piazza Garibaldi (ovviamente adeguata al nuovo utilizzo) senza le eccessive penalizzazioni temporali di percorrenza che invece si avrebbero utilizzando tratti più lunghi della linea ferroviaria “regionale”.
L’idea entra prepotentemente nel dibattito locale sulla realizzazione di una stazione ad Alta Velocità in provincia di Frosinone, per la quale, al momento, appare in pole position la candidatura di Ferentino-Supino.
Ma ora occorre fare squadra, è necessario mettere da parte le bandierine e fare squadra tutti insieme, senza etichette di partito, coinvolgendo il vasto territorio che beneficerebbe di una fermata Tav in zona Cassino (compresi Sud Pontino, Alto Casertano, Molise e Abruzzo) e dimostrare con i numeri e i fatti di avere le carte in regola per ottenere una nuova stazione Tav oppure per intercettare e potenziare quella di piazza Garibaldi.
In caso contrario, per almeno 50 anni, non ci resterà che rimpiangere l’opera sventolando le bandierine; altrove si venderanno i biglietti TAV.