Cassino 80° – Standing ovation per ‘Cassino anno zero’, l’omaggio a Morricone e la chitarra di Ricky Portera

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Dopo la visione del docufilm con interviste inedite, un concerto con assoli eccezionali, rivisitazioni straordinarie di alcuni dei temi delle colonne sonore più note di Morricone. Il tutto, in un mix di cuore, talento, sensibilità, creatività.

Numerose e suggestive sono state finora le iniziative organizzate per rendere onore ai caduti civili e militari della II guerra mondiale nell’80° anno dalla distruzione di Cassino, ma non si è ancora esaurita la lunga catena di eventi con cui associazioni, enti pubblici e privati hanno voluto in prima persona lasciare un segno tangibile del proprio impegno in nome della memoria.

In questo contesto si colloca la splendida serata (con fine benefico) ideata e organizzata da Confimprese Italia attraverso il suo presidente Guido D’Amico.  D’Amico, con la proiezione del docufilm “Cassino anno zero. Voci della memoria. Memoria delle voci” aveva una mission precisa: realizzare un prodotto multimediale destinato a diventare patrimonio storico-culturale per le nuove generazioni. E ci è riuscito, attraverso la collaborazione di ottimi professionisti e una resa efficace, diretta, opera di Antonio Covato e Salvo Accorinti, presenti e applauditi in sala. 

Di grande effetto l’alternanza tra immagini reali delle scene di guerra, del devastante bombardamento su Cassino e dei suoi tragici effetti, con testimonianze di sopravvissuti o parenti di sopravvissuti raccolte dagli studenti nel 1994.

Il tutto, in parallelo con le inedite interviste ad alcuni bambini di allora, che negli occhi e nei racconti hanno condensato l’orrore, la distruzione, la fine di tutto. 

Il docufilm non resta ancorato alla storia, ma racconta anche la speranza, la voglia di rinascere, di non piegarsi al destino. E valorizza la forza di uomini e donne della ricostruzione. Quelli noti, che hanno avuto ruoli sociali e politici di rilievo, ma anche quelli anonimi, che a mani nude e con mezzi di fortuna hanno restituito ai bambini di allora la possibilità di andare a scuola, hanno realizzato marciapiedi, costruito edifici. Dalla disperazione la forza della rinascita. Qui il valore immenso del docufilm: non un mero ricordo, ma un’esaltazione del popolo che non si arrende. E che oggi, orgogliosamente ricorda le proprie radici e si riconosce come comunità salda, coesa, protesa verso il futuro.  

Dal sindaco Enzo Salera parole di gratitudine per una iniziativa che permette alla memoria “di essere sempre viva affinché quel sacrificio di uomini, donne e bambini non sia stato vano. Ci hanno consentito di vivere ottanta anni di pace, abbiamo il dovere di custodirne il ricordo e continuare a trasmetterlo”.

“Con questo docufilm ho voluto dire grazie a Cassino – ha sottolineato Guido D’Amico -. Bisogna essere sempre riconoscenti a qualcuno e a qualcosa. Io sono riconoscente a questa città dove ho conosciuto mia moglie, dove è nata mia figlia e dove ho tantissimi amici. E voglio ricordare qui anche chi non c’è più, il mio grande amico Gianrico Ranaldi”.

Location e partner d’eccezione, il Teatro Manzoni-Radio Cassino che, ancora una volta, ha regalato ad un foltissimo pubblico una iniziativa di grande valore. Un condensato di tre emozioni in un’unica serata,  come ha sottolineato in apertura l’editore Enzo Pagano, perché se i primi venti minuti hanno fatto fare un tuffo nel passato, a dare il senso dell’eternità ci ha pensato la musica, la grande musica. 

Quella del concerto omaggio ad Ennio Morricone, reso possibile grazie all’Orchestra da Camera di Frosinone, con l’apprezzatissimo controbassista del grande compositore, il M° Maurizio Turriziani, Michele Avella alla batteria, Edoardo Petretti alle tastiere, Gennaro Del Prete alle chitarre. Musicisti che hanno reso magica l’atmosfera e che hanno permesso all’ospite d’onore, il chitarrista Ricky Portera (collaboratore di Lucio Dalla e fondatore degli Stadio, compositore e solista di grande prestigio) di regalare assoli eccezionali, rivisitazioni straordinarie di alcuni dei temi delle colonne sonore più note di Morricone. Il tutto, in un mix di cuore, talento, sensibilità, creatività.

Standing ovation per le esibizioni che hanno lasciato senza fiato, con virtuosismi da capogiro sulle note di C’era una volta in America e Gabriel’s oboe da The Mission, Il buono, il brutto, il cattivo. Senza tralasciare un tributo a Roger Waters da parte di Portera. 

Cosa aggiungere? E’ stata una serata fantastica, un tributo all’arte e al territorio. Che poi, nel caso di Ennio Morricone, sono in pratica sovrapposte, perché il grande direttore d’orchestra aveva origini arpinati. Un motivo in più per essere orgogliosi. Dei talenti della nostra provincia che si sono esibiti sul palco, della generosità che hanno dimostrato nell’enfatizzare nella giusta cornice la guest star Portera e nel restituire ad una comunità risorta una serata da ricordare. 

Non meno importante sottolineare che quanto raccolto è stato devoluto in beneficenza a favore del Cudir dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale e alle cooperative sociali Nuovi Sorrisi e I Naviganti.  

 

 

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