«Come possiamo portare, una volta per tutte, i 500mila visitatori di Montecassino nel cuore della nostra città?».
Questo l’interrogativo che si è posto Giuseppe Campioni, attivista locale e presidente dell’associazione InchiesteInMovimento.
Un giovane cassinate che da tempo avanza proposte e lancia idee per fare in modo che un numero maggiore di operatori commerciali «possa beneficiare del grande flusso turistico che transita sulle nostre strade» ma che, manco a dirlo, «solo raramente raggiunge il centro di Cassino».
«Per diversi mesi mi sono occupato di turismo religioso nella nostra amata città – ha spiegato ieri l’attivista Giuseppe Campioni a L’Inchiesta -, ma tutti gli appelli rivolti alle istituzioni locali sono sempre rimasti inascoltati. In vista delle prossime elezioni amministrative – ha aggiunto – per dare speranza a tutte le attività commerciali che si trovano in difficoltà, vorrei lanciare una proposta chiara e decisa. Tengo a precisare che a mio parere noi cassinati, per dare nuova linfa al sistema economico locale, dovremmo semplicemente guardare a realtà più virtuose della nostra. Io ho provato a fare ciò prendendo spunto da quel che avviene nella città di Perugia. La proposta della nostra associazione è in fondo molto semplice e punta a regolare il flusso di mezzi turistici che passano per Cassino. Come? Gli autobus di un qualunque tour operator che non abbia prenotato per almeno 2-3 giorni un pernottamento in città, devono essere obbligatoriamente posteggiati in un apposito terminal (nel nostro caso andrebbe benissimo quello semi-abbandonato di via Casilina Sud). In questa maniera – ha precisato – i turisti dovranno raggiungere i luoghi d’ interesse della città, i ristoranti, i musei o le piazze, tramite apposite navette o taxi. In tal modo i visitatori “mordi e fuggi” sarebbero obbligati a trascorrere almeno una parte del loro tempo nel centro della città, con tutti i benefici che chiunque potrebbe facilmente immaginare.
Questa soluzione, che a a Perugia sta portando buoni risultati, credo possa trovare facile applicazione anche nella nostra città. Il tutto a costo praticamente zero. Purtroppo, è cosa nota, a Cassino dopo la tappa obbligata del monastero benedettino, nel 99% dei casi gli autobus proseguono dritti dritti verso una struttura ricettiva, un ristorante o procedono alla volta di un’altra città. E così i turisti non mettono neanche piede nella nostra Cassino. Mi auguro – ha poi concluso Campioni – che qualcuno prenda in considerazione tale proposta, magari apportando modifiche e migliorie tali da renderla ancor più fruttuosa e meglio strutturata».