C’è anche un noto imprenditore di Pontecorvo, residente ad Arezzo, tra i destinatari delle ordinanze di misura cautelare emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma a seguito di un’indagine partita oltre un anno fa.
Si tratta di Roberto Mattaroccia, che sarebbe ora agli arresti domiciliari nella sua casa in Toscana.
L’operazione “end of waste” è partita due anni fa e ha portato la Guardia Costiera a individuare alcune imprese dedite al traffico internazionale di rifiuti metallici contaminati che venivano spediti via mare verso Cina, Pakistan e Corea, su container che partivano dai porti di Civitavecchia, Livorno, La Spezia, Genova e Ravenna.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Roma, oltre alle 7 Ordinanze di custodia cautelare personale ha disposto il sequestro preventivo di diversi stabilimenti situati in Orvieto e nel viterbese, e diversi milioni di euro da sequestrarsi per destinare a confisca, quale recupero sui proventi illeciti.
Secondo l’accusa, le aziende coinvolte acquistavano rifiuti industriali complessi e contaminati, falsamente risultanti bonificati in Italia, e li rivendevano nell’est asiatico dove venivano utilizzati nel ciclo produttivo e quindi rimessi sul mercato internazionale.