Nonostante annunci, presentazioni e promesse, la situazione nello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano continua ad essere critica.
Questa settimana si chiude con la cassa integrazione e la prossima ancora chiusura seppure con i PAR (Permessi Annui retribuiti) e luglio potrebbe essere iniziato con altri giorni di cassa.
Si prevede la riapertura dello stabilimento direttamente lunedì 5 luglio e se si considera che ormai si entra in periodo di ferie estive il rischio di lavorare molto poco fino all’autunno diventa concreto.
E’ questa la situazione che si vive nello stabilimento cassinate Stellantis, con la preoccupazione dei lavoratori che, neppure con la fusione FCA-PSA, vedono spiragli positivi per il futuro.
L’ultimo annuncio dell’azienda, la scorsa settimana, si è limitato a fare chiarezza sullo stabilimento di Melfi.
Ed interlocutorio si è rivelato anche l’incontro Governo-Sindacati che si è tenuto al Ministero per lo Sviluppo Economico lo scorso 15 giugno.
E’ necessario che l’azienda chiarisca presto quali sono i progetti per lo stabilimento Stellantis di Cassino, una volta modello di innovazione industriale e fiore all’occhiello FCA; ed è necessario che, oltre al nuovo modello Suv Maserati, il Grecale, allo stabilimento cassinate venga assegnata anche la produzione di un modello più “di massa”, l’unica opportunità per restituire alla fabbrica una saturazione dei livelli occupazionali.
Dal futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano dipende ancora gran parte dell’economia territoriale, legata fortemente al settore automotive, anche per la presenza di numerose fabbriche dell’indotto.
Segnali che impongono anche nuove politiche di sviluppo economico del territorio, ancora troppo poco produttivamente diversificato.