La crisi del settore automobilistico continua a mordere soprattutto nel cassinate, dove la situazione dello stabilimento di Piedimonte San germano, nonostante l’avvenuta creazione del colosso Stellantis, non accenna a migliorare.
Il ricorso alla cassa integrazione, anche quella straordinaria Covid-19, è costante e non accenna a diminuire.
L’altro giorno il Consiglio Comunale di Cassino “consapevole dello stato di grave situazione della Tiberina e di altre aziende dell’Indotto Stellantis, situazione determinata dal perdurare della pandemia e dal conseguente andamento negativo del mercato del settore automotive, nell’esprimere preoccupazione per il futuro occupazionale della nostra zona, esprime solidarietà e vicinanza ai tanti lavoratori in questo momento preoccupati per il proprio posto di lavoro” ha impegnato il sindaco Enzo Salera ad “intraprendere tutte le iniziative atte a verificare presso le direzioni aziendali lo stato delle rispettive situazioni e acquisire elementi utili per iniziative politiche atte a far fronte alla pesante crisi; a coinvolgere sulla problematica gli altri sindaci del territorio, senza escludere l’opportunità di una riunione della Consulta dei sindaci del Cassinate per una attenta analisi della situazione; ad un confronto con i rappresentanti sindacali dei lavoratori per ulteriori riscontri e per concordare le azioni più idonee a difesa del mondo del lavoro, senza naturalmente escludere ogni altro tentativo finalizzato alla tutela della produzione e dei posti di lavoro”.
I lavoratori sono preoccupati, e con loro anche i Sindacati che annunciano un autunno caldo con scioperi e mobilitazioni se nel frattempo non si verificherà una inversione di tendenza.
Al momento, nello stabilimento di Piedimonte San germano si producono solo vetture Alfa Romeo, peraltro appena 300 vetture al giorno, in attesa del Suv Maserati, i cui volumi di vendita, però, non sembrano risolvere i problemi occupazionali e produttivi dello stabilimento.
