Cassinate – L’ombra della riapertura della discarica di Roccasecca. Il sindaco Sacco: è chiusa, punto. Zimarri, di Green Italia, chiede una commissione d’inchiesta

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Crescono i rumors sulla possibile riapertura della discarica di Cerreto di Roccasecca; sale sulle barricate il sindaco Sacco ed insorgono anche gli ecologisti.

“Se la Regione Lazio a chiacchiere spinge verso l’economia circolare e poi ai confini dell’impero tenta di riaprire discariche già chiuse, noi – assicura il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco – ci adegueremo ponendoci sulla stessa linea per ogni progetto presente sul territorio. A Roccasecca, come sempre rispettosi della legge, aspetteremo chiunque voglia provarci a braccia aperte, insieme alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti. Il recente passato insegna. E’ chiusa. Punto. Credo di essere stato chiaro”.

Sull’argomento interviene anche l’ecologista dell’Ufficio di Presidenza di Green Italia, Umberto Zimarri, che sul suo profilo ha pubblicato una relazione dell’Arpa Lazio sulla discarica ed un suo commento.

“Sembra incredibile ma nonostante gli scandali e le relazioni che ormai da mesi emergono a cadenza regolare, in questi giorni tornano a farsi insistenti le voci di un ampliamento della discarica di Roccasecca.
Il governo Regionale, invece, di tentare con subdoli emendamenti la solita zampata agostana, avrebbe invece tanto da riflettere su quanto emerge sulla Relazione dell’Arpa del 23/04/2021. Perché è così grave quanto emerge dal documento.
Cito Testualmente: ‘Come possibile evincere dai valori riportati nella Tabella 3, a fronte di un volume utile netto autorizzato negli anni 2016÷2021 pari a 762.896 m3, corrispondenti a 739.441 tonnellate, al netto delle approssimazioni relative agli indici di compattazione, non sempre riportati nelle D.D. sopra richiamate (0,9÷1,0 tonn/m3), risulterebbero essere state conferite in discarica circa 1.041.867 tonnellate, ovvero, pari a circa 302.426 tonnellate in più a quanto autorizzato’.
La logica avrebbe preteso una commissione d’inchiesta immediata, risposte celeri verso i cittadini su come si sia potuto verificare questo grave fenomeno e su quali materiali sono stati scaricati senza autorizzazione in discarica. Chi doveva controllare e non l’ha fatto? Invece, di rispondere a questi quesiti l’unica risposta che traspare è la ricerca di qualche espediente per riaprire una discarica chiusa. Era questo il famoso circolo virtuoso dei rifiuti in Provincia di Frosinone che in tanti hanno lodato negli anni?”.

 

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