“Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espressamente affermato che la Capitale si doterà degli impianti necessari allo smaltimento dei propri rifiuti. Un’ottima notizia per la quale ho espresso al sindaco il mio personale apprezzamento. Un proponimento manifestato davanti ad una platea di primi cittadini in rappresentanza di un bacino di popolazione importante”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Roccasecca Giuseppe sacco a margine della riunione dell’assemblea dei sindaci del Cassinate.
“Ho espressamente richiesto se pensassero ancora a Cerreto come soluzione tampone. Ha detto di no davanti a tutti. Noi – aggiunge Sacco – continueremo a vigilare per tutelare lo storico risultato della chiusura della discarica”.
Il rischio è quello che ancora una volta il Cassinate debba risolvere l’emergenza rifiuti della capitale trattandoli attraverso gli impianti di Colfelice e San Vittore del Lazio e smaltendone le scorie nella discarica di Cerreto di Roccasecca, che dovrebbe essere stata definitivamente chiusa dopo tante battaglie.
Come lo stesso sacco ricorda.
“Da Roccasecca, dove abbiamo voltato pagina proiettandoci verso l’economia circolare, auspichiamo l’adozione di questa soluzione almeno da cinque anni e speriamo che l’Ato di Roma possa quanto prima chiudere il proprio ciclo dei rifiuti. Speriamo che sia la volta buona”.
Al di là dell’auspicio però, Sacco ha incalzato Gualtieri chiedendo se, in attesa di realizzare gli impianti necessari, Roma pensasse ancora di considerare come ipotesi per lo smaltimento dei rifiuti la discarica di Roccasecca; una discarica chiusa, per la quale il comune di Roccasecca ha fatto e vinto una dura battaglia.
Ed il sindaco di Roma, a questa domanda, ha espressamente detto di no; “questa ipotesi non c’è”.
Una risposta che per ora soddisfa ma non tranquillizza del tutto Sacco ed il territorio.
“Sono abituato – comunque afferma – a dare fiducia alle persone e sono abituato a credere al valore della parola espressa. Per cui se Gualtieri ha pronunciato un no secco, voglio crederci. Allo stesso tempo però, ho imparato che i risultati ottenuti vanno salvaguardati per renderli stabili e duraturi. Quindi Roccasecca, e mi auguro l’intero basso Lazio, manterranno vigile l’attenzione affinché lo storico successo della chiusura di Cerreto rimanga tale e nel contempo si possa accelerare verso l’adozione di una diversa modalità di gestione dei rifiuti e soprattutto verso un convinto cambio di passo in direzione green economy”.