La crisi FCA è dovuta al ritardo dell’azienda nell’adottare misure innovative non è colpa dell’ecotassa.
Lo ha sostenuto Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, nel corso di un incontro con gli imprenditori alla Camera di Commercio di Frosinone.
E ritiene necessario “che l’azienda si renda più competitiva e più innovativa rispetto a quello che è il mercato europeo.
Fca non vende perché avrebbe dovuto attrezzarsi prima rispetto a questo sistema innovativo”, in sostanza, come hanno fatto i principiali produttori automobilistici mondiali.
Durigon aggiunge che l’istituzione dell’eco-tassa è stata “condivisa anche con i produttori”, e comunque “aspettiamo di vedere quale sarà l’impatto”; lasciando capire che FCA è in cassa integrazione da molti mesi mentre l’eco-tassa deve ancora produrre i suoi effetti sul mercato e quindi non c’entra nulla con la crisi.
“L’Italia è stato l’ultimo Paese ad introdurre limiti di inquinamento automobilistico e lo abbiamo fatto rimanendo anche molto alti”.
Ha poi lasciato aperta una porta non escludendo di ritornare su questo problema.