I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta hanno eseguito un
provvedimento di sequestro conservativo fino alla concorrenza dell’importo del danno erariale accertato di € 2.173.177,70. A farne le spese, un dirigente medico di 1^ livello dipendente dell’ASL di Caserta con rapporto lavorativo a tempo pieno ed esclusivo.
Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura regionale per la Campania, dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Napoli a seguito di una serie di indagini, inizialmente avviate dal Comando Tutela Salute Nas Carabinieri di Caserta e proseguite con approfondimenti mirati da parte delle Fiamme Gialle.
Si tratta di un medico di chirurgia generale in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale di Marcianise. Sotto la direzione del pubblico ministero della territoriale Procura Contabile dott. Mauro Senatore e il coordinamento del Procuratore Regionale dott. Antonio Giuseppone, secondo le risultanze dell’inchiesta il professionista, dal 2006 al 2020, ha esercitato illegittimamente attività extra – istituzionali. Alla base, la denuncia dell’ASL di Caserta in ordine ad incarichi extraistituzionali non autorizzabili.
In particolare, dal 2006 al 2017, sono risultati conferiti incarichi non autorizzabili direttamente al dirigente medico, mentre a partire dal 2018 e fino al 2020, lo stesso ha continuato a svolgere attività extra – istituzionale non autorizzata (e comunque non autorizzabile) dall’ASL, attraverso lo schermo di una società di diagnostica medica di proprietà della moglie (99% del capitale sociale, nonché amministratore), atteso che tutte le prestazioni sanitarie svolte dalla società a favore dei diversi committenti sono state eseguite unicamente dal dirigente medico, risultato socio minoritario e referente sanitario della società.
Al termine degli accertamenti, è stato segnalato alla Magistratura contabile un nocumento erariale complessivo pari a € 2.173.177,70, corrispondente alla somma indebitamente percepita per gli incarichi extra-istituzionali svolti dal professionista ex art. 53, comma 7, D.lgs. n. 165/2001, nonché a quella delle indennità di esclusività indebitamente percepite in spregio delle condizioni contrattuali assunti con l’Azienda sanitaria, art. 1, commi da 57 a 62, della Legge 662/1996, per aver mantenuto rapporti prestazionali con strutture accreditate con il S.S.R fino alla data delle sue dimissioni.
Le operazioni di sequestro hanno riguardato beni immobili e conti correnti
sino a concorrenza del danno erariale contestato. L’attività eseguita dalla Guardia di Finanza di Caserta sotto l’egida della Procura Corte dei conti di Napoli, che ha garantito una proficua interoperatività rispetto alla pregressa attività d’indagine svolta dall’Arma dei Carabinieri, si inquadra nella costante azione di servizio finalizzata a contrastare la criminalità economica, per il soddisfacimento delle legittime pretese creditorie
dell’Erario ed il ripristino della legalità.
Caserta – Guardia di Finanza, maxi sequestro di immobili e conti correnti ad un chirurgo Asl
