Gli esponenti sindacali della Uilm a livello nazionale, regionale e provinciale confidano di essere convocati a breve a Palazzo Chigi.
“L’assegnazione di tre future vetture su piattaforma large, a cui si aggiunge il prolungamento della produzione della Maserati Grecale, dà allo stabilimento di Cassino una prospettiva importante, che però richiede tempi lunghi di realizzazione e quindi ancora pesanti sacrifici ai lavoratori”.
Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, Franco Giangrande, coordinatore Uilm Lazio, Gennaro D’Avino, segretario Uilm Cassino.
“I tre nuovi modelli, che si aggiungeranno alla Grecale e sostituiranno le attuali Stelvio e Giulia, saranno messi in produzione – spiegano i sindacalisti della Uilm – uno all’anno fra il 2025 e il 2027.
I tempi oggettivamente lunghi e le incognite inevitabili della così detta transizione implicano la necessità di un confronto trasparente e di un effettivo coinvolgimento dei lavoratori, che consentano di affrontare sia le criticità che oggi vive la fabbrica sia la perdurante situazione di calo di lavoro.
Apprezziamo particolarmente l’impegno assunto dai vertici di Stellantis a migliorare la vivibilità degli stabilimenti e a dare la priorità massima alla salute e sicurezza sulle postazioni di lavoro, in base al quale ci aspettiamo un segnale positivo immediato nella fabbrica di Cassino”.
“Per quanto riguarda le imprese dell’indotto, di servizi e della componentistica, chiediamo – aggiungono i sindacalisti della Uilm – forte responsabilità sociale a Stellantis e un intervento immediato al Governo con il varo di nuovi ammortizzatori sociali, in mancanza dei quali già da giugno rischiamo i primi licenziamenti in alcune ditte appaltatrici. Abbiamo chiesto alla Regione Lazio, oggi presente, di convocare un tavolo regionale di confronto immediato”.
“Con la convocazione di oggi su Pomigliano e su Cassino – affermano i sindacalisti della Uilm – si chiude la fase per così dire istruttoria del tavolo automotive e quindi confidiamo di essere convocati presso la Presidenza del Consiglio per addivenire ad una conclusione positiva, che salvaguardi quello che è tuttora il primo comparto industriale italiano”.