Nelle intenzioni del MiMIT si prevede la definizione di un protocollo di massima con Stellantis entro la prima decade di settembre.
Continua il percorso di confronto tra il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso con sindacati e regioni. Sul tavolo c’è il futuro di Stellantis in Italia, (vale a dire occupazione e mercato) e le posizioni non sono proprio tutte allineate. Questa mattina l’incontro si è svolto in video-collegamento. Al termine si sono registrate differenti reazioni da parte dei segretari delle organizzazioni sindacali:
Maurizio Landini segretario generale Cgil e Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil parlano di ‘confronto duro’ tra Cgil-Fiom e il Governo sul prosieguo del dibattito.
“Il punto, non più procrastinabile – dicono – è se c’è la trattativa vera tra sindacati, Stellantis e Mimit per il raggiungimento di un accordo quadro per il rilancio della produzione di auto in Italia e la garanzia occupazionale nella ricerca, sviluppo e produzione in ogni singolo impianto, oppure no. Il Ministro ha dichiarato che sarebbe Stellantis a non volere i sindacati al tavolo del Governo: su questo punto interverremo verso l’azienda per ottenere una trattativa vera. L’obiettivo deve essere quello di tornare a produrre un milione di auto e 300mila veicoli commerciali leggeri attraverso la realizzazione di un piano che determini il rilancio di tutti gli impianti e gli enti centrali esistenti nel nostro Paese. Occorre garantire l’autonomia di progettazione di nuovi modelli in Italia e rafforzare la capacità produttiva delle aziende della filiera della componentistica”.
Di “incontro interlocutorio ma percorso positivo” hanno parlato il Segretario generale FIM CISL Roberto Benaglia ed il Segretario Confederale CISL Giorgio Graziani:
“Il Governo ha informato le organizzazioni sindacali sui sei punti in corso di discussione con il gruppo e nello specifico: incrementi produzioni auto e commerciali, ricerca sviluppo/ingegnerizzazione/progettazione, efficienza degli impianti, investimenti per transizione energetica e ambientale, sostenibilità della filiera auto, competenze professionali e sviluppo occupazionale. Ha sottolineato che si stanno definendo i target precisi da qui al 2030, che dovranno prevedere verifiche e tempistiche.
Nelle intenzioni del MiMIT si prevede la definizione di un protocollo di massima con Stellantis entro la prima decade di settembre a cui far seguire l’apertura del tavolo di confronto che vedrà il coinvolgimento oltre del MiMIT, delle organizzazioni sindacali, di Stellantis, delle Regioni e di Anfia con l’obiettivo sottoscrivere un Accordo di Sviluppo entro la fine dell’anno. Ad oggi non siamo ancora di fronte a risultati concreti, ma abbiamo ribadito al Ministro Urso che abbiamo bisogno che gli accordi con Stellantis, non registrino solo il dato attuale delle produzioni, degli investimenti, già frutto di incontri con azienda, anche presso il tavolo Ministeriale. Dobbiamo concentrarci su ulteriori interventi da chiedere per determinare un incremento produttivo e su quali prospettive positive per il futuro costruire. Per noi l’accordo di sviluppo complessivo deve essere necessariamente condiviso con le organizzazioni sindacali e deve definire proposte e risultati concreti, sia dal punto di vista strategico complessivo che produttivo. Per questo abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare al tavolo di confronto con gli altri soggetti, azienda compresa, che partirà da settembre per giungere entro l’anno alla definizione di un accordo complessivo che impegni Stellantis verso il nostro Paese”.
“Per la conclusione positiva del percorso, infatti – aggiunge – sarà indispensabile stabilire prima tutte le garanzie per noi imprescindibili: salvaguardia occupazione per tutti i lavoratori nei cinque stabilimenti che producono auto e in quello che fa veicoli commerciali, salvaguardia dell’indotto e particolare attenzione alla componentistica e ai servizi anche in vista della transizione ecologica e digitale. Senza queste garanzie, per noi sarebbe impossibile negoziare con l’azienda al di fuori degli accordi presi col Governo e non sarebbe accettabile”.
“Da oggi al 31 dicembre – conclude Palombella – quando si dovrà concludere questo percorso, se ci saranno incontri di dettaglio dovranno tenere conto di quelle garanzie. Di certo non è nostra abitudine sottrarci al confronto, ma senza alcune condizioni non potrà esserci un accordo di sviluppo”.
Soddisfatta l’UGL, che era al tavolo con il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera. “Abbiamo constatato con soddisfazione che il ministro Urso è incessantemente al lavoro per un’intesa su un tavolo Stellantis con l’azienda, i sindacati, le Regioni e Anfia. E’ il primo governo della storia Repubblicana che sta creando le condizioni per un accordo di transizione che tenga dentro tutta la filiera dell’automotive Italiana”.
«Voglio esprimere grande soddisfazione per l’avvio del Piano di lavoro con Stellantis proposto dal ministro Urso. Un Piano ben articolato e lungimirante, basato sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, con degli obiettivi chiari e condivisi, che vanno dall’incremento dei volumi di produzione dei veicoli al sostegno dei settori di ricerca, sviluppo, innovazione ed efficientamento degli impianti».
«Come Regione Lazio siamo pronti a fare la nostra parte, in particolare nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento professionale, in un’ottica evidente di tutela occupazionale e di valorizzazione delle nuove competenze», ha aggiunto la vicepresidente Angelilli.