Omicidio di Serena Mollicone, in queste ore a Roma nel Palazzaccio di Piazza Cavour si attende che i giudici si riuniscano in camera di consiglio dopo l’udienza e poi venga letta la sentenza. O si va ad un processo d’appello bis oppure ci sarà la definitiva assoluzione della famiglia Mottola. L’aria è davvero molto tesa. Le testate nazionali e locali seguono con immutato interesse questa giornata così cruciale.
Il Procuratore Generale della Suprema Corte di Cassazione, Assunta Cocomello, questa mattina ha chiesto l’annullamento della sentenza di assoluzione in secondo grado per i tre imputati Franco, Marco e Maria Mottola. Uno dei punti controversi è nella carenza delle motivazioni, in particolare per quanto riguarda la presenza di Serena in caserma in base alle dichiarazioni del brigadiere, poi suicida, Santino Tuzi.
In aula ci sono la sorella di Serena, Consuelo Mollicone, e lo zio Antonio Mollicone, gli imputati Franco Mottola, ex comandante della stazione di Arce ed il figlio Marco. All’esterno, enormi striscioni con il volto della 18enne abbandonata nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, che invocano giustizia per la giovane dopo quasi 24 anni di indagini, colpi di scena, processi.
Simone Pagano